Emergency Museum, Francia: le origini del reggimento dei sapeurs-pompiers di Parigi

L’introduzione delle pompe a mano Dumouriez a Parigi nel 1699 sulla base di un contratto reale pose la prima pietra di quello che sarebbe poi diventato il reggimento dei Sapeurs-Pompiers di Parigi

A quel tempo, le tattiche di lotta agli incendi e le tecnologie disponibili erano piuttosto rudimentali.

Solo grazie l’esperienza e il coraggio degli operai edili, tra i quali venivano reclutati i Sapeurs-Pompiers, era possibile operare le azioni di salvataggio e di lotta agli incendi.

Dopo la Rivoluzione del 1789, i Sapeurs-Pompiers di Parigi prestarono spontaneamente giuramento al nuovo regime

Il Direttorio, il Consolato e l’Impero apportarono solo pochi cambiamenti all’organizzazione che era ormai in declino.

Era quindi sentita la necessità di riformare questo organo, ma la riorganizzazione del 1801, che seguì da vicino la creazione della Prefettura di polizia di Parigi, non portò i frutti sperati.

L’incendio mortale scatenatosi durante il ballo dell’ambasciata austriaca nel luglio 1810, durante i festeggiamenti del matrimonio di Napoleone con Maria Luisa, ricordò all’imperatore l’importanza di un reggimento dei Vigili del Fuoco funzionale per la capitale.

Nonostante il coraggio e la dedizione dei Vigili del Fuoco che accorsero per spegnere il fuoco, il servizio antincendio rivelò i suoi punti deboli: ritardi, attrezzature insufficienti e inaffidabili, personale poco preparato e dirigenti incompetenti.

Proprio per queste ragioni i capi della vecchia organizzazione furono destituiti e il corpo delle guardie come era fino ad allora venne soppresso.

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Dopo il disastro dell’ambasciata a Parigi, l’imperatore riorganizzò questo servizio pubblico creando il primo corpo militare dei Sapeurs-Pompiers

Era composto da ingegneri della Guardia Imperiale dediti alla difesa dal fuoco dei castelli dell’impero.

Voluta dall’imperatore Napoleone I, la creazione con decreto imperiale del 18 settembre 1811 del Battaglione dei Sapeurs-Pompiers di Parigi presenta caratteri originali e innovativi, consacrando il passaggio da organizzazione civile e comunale a vero e proprio corpo militare.

Così, e dalla sua creazione, questo corpo militare è posto sotto l’autorità del prefetto di polizia di Parigi, responsabile della sicurezza della capitale.

Basandosi su tre basi tipicamente militari (ampia formazione sul campo degli agenti, ricerca tecnologica sistematica e attuazione di efficaci procedure operative), il Battaglione si appropria molto rapidamente del suo nuovo stile e diventa, dalla fine della seconda metà dell’Ottocento, un modello di organizzazione del servizio pubblico antincendio non solo di riferimento nazionale ma anche internazionale.

Nel 1814, il comando fu affidato al comandante di battaglione Plazanet. Fornì al battaglione un manuale di istruzioni e introdusse la pratica della ginnastica per addestrare soccorritori efficienti e audaci.

In termini di equipaggiamento, i Vigili del Fuoco avevano a disposizione pompe a mano, barili, asce e corde.

Nel 1830, il tenente colonnello Gustave Paulin, prese il comando del Corpo e inventò il primo autorespiratore per consentire l’intervento in locali in cui il fumo rendeva altrimenti impossibile le operazioni.

 

Scrisse anche diversi manuali di formazione per i Sapeurs-Pompiers a Parigi e in Francia

Durante la prima metà del XIX secolo, i dodici arrondissement di Parigi erano difesi da una rete di caserme centrali e piccole postazioni destinate a ridurre le distanze per velocizzare l’arrivo dei soccorsi, che ancora avveniva a piedi o a cavallo.

Il Battaglione subì alcune modifiche durante la prima metà del XIX secolo ma fu a partire dal 1859 che i Sapeurs-Pompiers di Parigi cominciarono a godere di grandi miglioramenti.

Assorbendo i comuni limitrofi, infatti, la capitale arrivò a comprendere 20 arrondissements, 8 in più di prima, e subì una profonda trasformazione sotto il comando del barone Haussmann.

I Vigili del Fuoco parigini dovevano garantire la protezione di un territorio aggiuntivo significativo, senza un sensibile aumento del numero di uomini.

Ebbe quindi luogo una riorganizzazione importante con la creazione nei nuovi quartieri di molte nuove postazioni cittadine, composte ciascuna da tre uomini e da attrezzature di base.

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Sapeurs-Pompiers di Parigi: nel 1866 il Battaglione divenne ufficialmente Reggimento

Questo cambiamento fu accompagnato anche da un profondo cambiamento tecnologico. Si passò infatti dalla trazione a cavalli alla trazione meccanica: il reggimento dei Sapeurs-Pompiers di Parigi venne dotato di pompe a vapore, e passò quindi dalla trazione elettrica al motore a scoppio.

Allo stesso tempo, una nuova strategia di copertura operativa portò alla suddivisione della capitale in 24 settori antincendio, consentendo di raggruppare le risorse antincendio e accorciare ulteriormente i tempi di intervento.

La più importante tra tutte queste innovazioni apportate grazie all’avanzamento tecnologico, fu la prima rete di allerta istituita dopo il 1870, basata sulla nuova tecnologia del telegrafo.

Per approfondire:

I Vigili del Fuoco Uk lanciano l’allarme sul rapporto sul clima delle Nazioni Unite

Emergency Museum: la Galleria Storica Nazionale dei Vigili del Fuoco

Fonte dell’articolo:

Brigades de sapeurs-pompiers de Paris; Federatione National Sapeurs-Pompiers de France;

Link:

https://www.pompiersparis.fr/fr/presentation/historique/le-bataillon

http://130ans.blogspot.com/2012/04/la-pompe-bras.html

 

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