L'incendio sul Monte Cimadors: bruciati 100 ettari

Le fiamme si sono propagate rapidamente su un terreno accidentato, sfidando ogni tentativo di contenimento

Il Monte Cimadors, un tempo rigoglioso polmone verde del Friuli, è oggi segnato da profonde cicatrici. Un incendio, divampato il 19 agosto a causa di un fulmine, ha devastato oltre 100 ettari di bosco, lasciando dietro di sé un paesaggio lunare e una comunità sconvolta.

Un inferno di fuoco

Le fiamme, alimentate da temperature record e venti impetuosi, si sono propagate rapidamente su un terreno estremamente accidentato, sfidando ogni tentativo di contenimento. L’orografia impervia del monte, caratterizzata da pendii ripidi e zone quasi verticali, ha reso le operazioni di spegnimento estremamente difficili e pericolose. Nonostante l’impavido lavoro di vigili del fuoco, volontari e mezzi aerei, il rogo si è dimostrato inarrestabile, riaccendendosi più volte a causa del rotolamento di materiale incandescente.

Le sfide di un terreno ostile

L’accesso alle zone più colpite è stato estremamente limitato e l’impiego di mezzi aerei, come elicotteri e Canadair, è stato cruciale. Tuttavia, le loro capacità sono state limitate dalla morfologia del terreno e dalla presenza di cavità e anfratti in cui il fuoco si rifugiava.

Fumo e scarsa visibilità

Un altro ostacolo significativo è stato rappresentato dal fumo denso e irrespirabile che avvolgeva la zona, riducendo drasticamente la visibilità e rendendo difficile orientare i mezzi aerei. Inoltre, le alte temperature e le radiazioni termiche hanno messo a dura prova le attrezzature e hanno reso pericolose le operazioni di spegnimento.

Un disastro ambientale

Le conseguenze di questo incendio sono devastanti non solo per il patrimonio forestale, ma anche per l’intero ecosistema. Numerose specie animali e vegetali hanno perso il loro habitat naturale, mentre il suolo è stato gravemente danneggiato, rendendo difficile la rigenerazione della vegetazione. Inoltre, la combustione della biomassa ha rilasciato in atmosfera ingenti quantità di sostanze inquinanti, con potenziali ripercussioni sulla qualità dell’aria e sulla salute della popolazione.

Un appello alla prevenzione

L’incendio del Monte Cimadors è un monito per tutti. È fondamentale investire nella prevenzione degli incendi boschivi, attraverso una migliore gestione del territorio, una maggiore sensibilizzazione della popolazione e un potenziamento dei sistemi di allerta precoce. Solo così potremo proteggere il nostro prezioso patrimonio naturale e garantire la sicurezza delle comunità locali.

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