Lotta al Covid-19, in Francia sull’ambulanza anche i “pompiers”: il caso di Clemont-Ferrand
Vigili del Fuoco protagonisti della lotta alla pandemia da Covid-19 anche in Francia, ma con una particolarità: in alcuni paesi d’Oltralpe essi si distinguono anche su un mezzo inaspettato, l’ambulanza.
I pompieri della caserma di Clemont-Ferrand, 105 professionisti e 60 volontari, infatti, hanno affiancato i milite del SAMU (che mutua il nostro servizio 118 o 112), e hanno assunto l’incarico di trasportare all’ospedale universitario cittadino i presunti pazienti da SARS-CoV-2.
Per capirci, qualche numero: l’ SDIS63, dipartimento dei Vigili del Fuoco di Puy-de-Dôme , ha condotto al nosocomio il 70% dei casi ricoverati.
A prescindere che i soccorritori accorrano da un sospetto caso, che presenta sintomi, da un caso conclamato e più grave (che in Francia classificano come COVID19 DETRESS VITAL) o da un caso di diversa gravità ma estraneo alla pandemia da coronavirus, su ogni ambulanza di quel distretto vi saranno tre pompieri.
Nei casi di “Covid Detresse” all’ambulanza e ai vigili del fuoco si affianca un team medico della Samu.
Francia e covid-19: l’intervista
“Qualunque sia l’intervento – spiega Eric, uno di essi, a France 3 Regions -, sia che si tratti di un sospetto caso Covid19 o di una semplice distorsione , indossiamo occhiali e guanti, una maschera filtrante per proteggerci e le vittime indossano una maschera chirurgica “. Per i casi comprovati con COVID19, viene organizzata una disinfezione completa del veicolo in caserma e il lavaggio dei vestiti a 60 gradi. “È solo in caso di difficoltà che indossiamo anche una tuta intera e che dobbiamo effettuare una prima disinfezione all’ospedale universitario di Clermont-Ferrand”. Oltre al protocollo richiesto, Eric valuta i segnali di avvertimento della vittima per limitare l’assunzione di rischi per la salute: “Se la vittima non ha difficoltà ad esprimersi o respirare, ad esempio, non abbiamo bisogno di utilizzare apparecchiature di emergenza che dovrebbero essere disinfettate in seguito”.
Sebbene essenziali per aiutare a salvare vite umane durante l’epidemia, i vigili del fuoco non trovano la vasta eco riservata (ed è sacrosanto) ai caregiver.
Ma, sostiene Eric, “quello che facciamo è normale. Non è difficile come il lavoro dei camici bianchi! Se il pompiere non cerca il riconoscimento dei cittadini “o un applauso ogni notte come lo meritano i caregiver”, a volte vorrebbe però un po’ più di considerazione da parte del governo.
“Ogni volta che interviene il governo, mia figlia mi chiede perché i pompieri non siano menzionati nel discorso”. nota Eric divertito. Ma per il pompiere “questo è solo un dettaglio”.
L’umiltà e lo spirito di servizio dei Vigili del Fuoco sembrano essere caratteristiche quindi transnazionali, Francia e Italia sembrano volercelo dimostrare.
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