Vigili del Fuoco, gli accorpamenti accendono le proteste dei sindacati
Da un lato la riforma della Pubblica Amministrazione stabilizza e assume nuovi Vigili del Fuoco. Dall’altro invece taglia uffici e sedi di comando. E questo nuovo provvedimento ha dato il via ad accese polemiche da parte dei sindacati, in particolare la FP Cgil. Sono già iniziate le polemiche per l’accorpamento di Piacenza con Parma, Massa Carrara con Lucca, Prato con Pistoia, Benevento con Avellino e via così. I comandi dei Vigili del Fuoco che spariranno insieme alle Prefetture sono 23: Teramo (accorpata a L’Aquila), Chieti (accorpata a Pescara), Vibo Valentia (accorpata a Catanzaro), Benevento (Avellino), Piacenza (Parma), Pordenone (Udine), Rieti (Viterbo), Savona (Imperia), Sondrio (Bergamo), Lecco (Como), Cremona (Mantova), Lodi (Pavia), Fermo (Ascoli Piceno), Isernia (Campobasso), Asti (Alessandria), Verbano-Cusio-Ossola (Novara), Biella (Vercelli), Oristano (nuoro), Enna (Caltanissetta), Massa-Carrara (Lucca), Prato (Pistoia), Rovigo (Padova), Belluno (Treviso). In questo modo i 5 dipartimenti di comando, invece che essere “duplicati” in sedi che – a volte – sono distanti meno di 30 chilometri, verranno ridotti. Affari interni e territoriali, Pubblica sicurezza, Libertà civili e immigrazione, Vigili del Fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, Amministrazione generale e politiche del personale verranno ridotti di numero sul territorio, mantenendo però nelle sedi rimaste i propri principi e le proprie funzioni.
Di seguito il comunicato del sindacato dei Vigili del Fuoco FP Cgil in merito all’accorpamento Piacenza-Parma, che però vede la stessa tipologia di protesta anche per le altre province.
“I vigili del fuoco dell’Emilia Romagna non ci stanno ad un ulteriore accorpamento, taglio, razionalizzazione delle risorse, uomini-mezzi e strutture. La bozza di decreto di riorganizzazione del Ministero dell’Interno, che sta facendo discutere per la chiusura prevista di 23 Prefetture, porta con sé anche la previsione dell’accorpamento del Comando dei Vigili del Fuoco di Piacenza a quello di Parma. Il Comando di Piacenza verrebbe probabilmente declassato a “distaccamento” di Parma (quello che, oggi, sono Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Bobbio rispetto al Comando di Piacenza), e tutte le attività di soccorso sul territorio piacentino verrebbero gestite da Parma. Nell’ordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco tra l’altro, non è mai stato previsto un “distaccamento” così imponente, che operi in un territorio tanto vasto. Ma il lavoro dei Vigili del Fuoco negli anni non è diminuito, anzi le recenti innovazioni e trasformazioni di altri corpi dello Stato hanno assegnato altre competenze che il Corpo ben accetta, ma non è disposto a tagli sulle strutture territoriali, soprattutto adesso che con fatica si era arrivati ad una nuova distribuzione e assegnazione delle dotazioni organiche, seppure ancora insufficienti. La Fp Cgil ritiene inaccettabile che, a fronte di tante sacche di sprechi che si potrebbero aggredire e tagliare, si pensi di fare cassa e realizzare risparmi sulla sicurezza dei cittadini”.