Ossigenoterapia in camera iperbarica (HBOT): quando questa metodologia è essenziale
L’ossigenoterapia iperbarica (HBOT) è un metodo delicato e naturale per aumentare il livello di ossigeno nell’organismo e stimolare la crescita cellulare e riparare i danni a cellule e organi
Il long covid ha accelerato la diffusione dell’ossigenoterapia iperbarica (HBOT) come terapia che esiste al di là dell’oscuro mondo della medicina subacquea
Sui social media e sulla stampa vengono fatte molte affermazioni sull’efficacia dell’HBOT e le camere domestiche sono già diventate un “must have” per le celebrità.
Nell’HBOT i pazienti respirano ossigeno puro o quasi puro o in una camera pressurizzata
La pressione e la concentrazione fanno sì che l’ossigeno si dissolva più facilmente nel plasma sanguigno; è quindi teoricamente possibile fornire ai fluidi e ai tessuti del corpo una quantità di ossigeno fino a dodici volte superiore a quella che si ottiene normalmente.
Il principio alla base dell’HBOT è che la maggiore disponibilità di ossigeno induce un aumento del rilascio di energia nelle cellule di tutto il corpo (tramite l’adenosina trifosfato), riduce l’infiammazione, aumenta di otto volte la circolazione delle cellule staminali, migliora la funzione immunitaria e la formazione di nuovi vasi sanguigni.
Sulla base di questo principio ci sono attualmente tredici condizioni approvate per il trattamento dalla Food and Drug Administration statunitense e dal Comitato Europeo di Medicina Iperbarica, tra cui la malattia da decompressione e le ferite non cicatrizzanti e avascolari.
L’HBOT è sempre più utilizzata in medicina militare per lesioni da schiacciamento, ferite traumatiche, perdite eccezionali di sangue, ipovolemia (Van Meter 2005, Bartlett 2008), ustioni (Wada et al 1966, Ketchum et al 1967 Winter e Perrins 1970).
Esiste una notevole evidenza aneddotica del fatto che una vasta gamma di patologie risponde molto bene alla terapia iperbarica, sia come trattamento primario che come trattamento adiuvante.
Anche se i dati concreti sono scarsi, gli studi in doppio cieco sono logisticamente problematici e proibitivi. (Goldman 2009: Esks et al 2010).
La situazione unica dell’Unione Sovietica ha permesso una notevole sperimentazione in campi diversi che altrove avrebbero richiesto una maggiore sorveglianza e una legislazione più severa, con conseguenti ricerche approfondite sull’HBOT in ostetricia (Molzhninov 1981, Vaniena 1981 Vaniena1977) e su altre condizioni raramente collegate all’HBOT.
La crescita dell’HBOT nello sport professionistico è in gran parte guidata dall’evidenza aneddotica degli atleti, sebbene Ishii et al. (2005) Fischer et al. (1988) e James 1993 abbiano chiaramente identificato i potenziali benefici. Sport come il rugby (lesioni da impatto, strappi muscolari e affaticamento) e gli sport di resistenza con guadagni marginali, come il ciclismo professionistico, hanno visto una notevole diffusione dell’uso dell’HBOT sia per il supporto all’allenamento che per il recupero.
Anche il pugilato e altri sport da combattimento, in particolare le MMA, hanno visto un grande incremento nell’uso dell’HBOT per sostenere l’allenamento e per il recupero post-combattimento, così come il football americano.
L’HBOT deve essere somministrata da professionisti qualificati
Gran parte dell’esperienza disponibile nella fornitura e nella gestione di ambienti iperbarici proviene ancora dall’industria delle immersioni commerciali e delle gallerie, dove sono obbligatori standard rigorosi.
C’è tuttavia una crescente democratizzazione delle conoscenze e dell’esperienza, ma l’industria deve lavorare insieme per sviluppare e mantenere gli standard nel punto di erogazione.
In qualità di fornitori di HBOT, i nostri clienti hanno riportato miglioramenti significativi nella loro salute e nel loro benessere dopo i trattamenti, siano essi primari o adiuvanti.
L’ondata di interesse e di esperienza porterà, si spera, a ulteriori finanziamenti per la ricerca e a una maggiore disponibilità dell’HBOT a livello generale.
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