Seborrea

Cos’è

Il termine seborrea fa riferimento ad un’esaltata, o quantomeno aumentata, attività delle ghiandole sebacee; tale iperfunzionalità si concreta nell’eccessiva produzione del loro secreto, chiamato sebo. In condizioni normali, questo materiale adiposo protegge la pelle dalla disidratazione ed espleta una leggera azione antibatterica, mentre in presenza di seborrea è causa di vari inestetismi ed alterazioni cutanee, spesso dissimili per caratteristiche e localizzazione. Quando compare durante l’età puberale, la seborrea rappresenta in molti casi l’anticamera dell’acne. Esordisce macroscopicamente donando alla pelle del viso un aspetto lucido ed untuoso, interessando talvolta anche il cuoio capelluto e la parte superiore del dorso. La seborrea precede ed accompagna spesso le lesioni acneiche, nell’ordine: comedoni chiusi (punti bianchi), comedoni aperti (punti neri), papule, pustole, noduli e cisti. L’eccessiva secrezione di sebo può anche conferire alla pelle un aspetto secco e ruvido al tatto. Si parla, in questo caso, di pelle asfittica, un problema che nasce quando l’eccesso di sebo non trova sbocco all’esterno dei follicoli e, stagnando al loro interno, porta alla formazione di comedoni. A livello del cuoio capelluto, la seborrea può accompagnarsi a forfora, alopecia e capelli grassi. Solitamente, l’eccessiva produzione di sebo conferisce ai capelli un aspetto untuoso e, quando è particolarmente evidente, un tipico odore rancido. Oltre al problema estetico ed igienico, l’alterazione della quantità e della qualità del sebo tende a sottrarre vitalità al capello, anche se non è comunque in grado di atrofizzare direttamente i follicoli. Va detto, per contro, che lo stesso ormone chiamato in causa nella comparsa della seborrea (diidrotestosterone) è responsabile, se presente in eccesso, della graduale involuzione dei follicoli piliferi, volgarmente chiamata caduta dei capelli. Nei lattanti la seborrea è implicata nella formazione della cosiddetta cresta lattea, che regredisce spontaneamente. Nell’adulto, la seborrea è spesso associata a forfora grassa, caratterizzata da squame spesse, giallastre ed oleose, che cadono da un cuoio capelluto altrettanto untuoso. L’eccesso di sebo è stato chiamato in causa anche nella comparsa di forfora secca. Talvolta la seborrea si accompagna ad un forma di eczema, condizione nota come dermatite seborroica. Questa condizione, di origine infiammatoria, porta alla perdita di squame untuose non solo dal cuoio capelluto (forfora), ma anche da altre zone ricche di ghiandole sebacee, come le sopracciglia, le aree cutanee ai lati del naso e dietro agli orecchi, la zona inguinale e, talvolta, quella ascellare. Molto spesso si associa a prurito, a volte intenso. Per quanto detto sinora, la seborrea è implicata nella genesi di numerose condizioni e malattie infiammatorie multifattoriali; di conseguenza, l’eccesso di sebo non è necessariamente responsabile del loro sviluppo e mantenimento, sul quale possono intervenire elementi endocrini (eccessiva sintesi di androgeni), igienici (eccessiva od insufficiente igiene personale), cosmetici (utilizzo di cosmetici aggressivi o troppo grassi), ambientali (contatto del cuoio capelluto con sostanze irritanti), dietetici (eccessivo consumo di alcol, malnutrizione), psicologici (stress), sessuali (più esposto è il sesso maschile) ed infettivi (alterazione della flora cutanea, con sovra crescita di determinati microrganismi, alcune malattie, disordini del sistema immunitario). Infine, è bene ricordare che, oltre all’eccesso, anche il cambiamento di composizione del sebo può predisporre alle tipiche manifestazioni della seborrea. Questi cambiamenti possono essere fisiologici o, più frequentemente, indotti da particolari microrganismi, come la Malassezia furfur o Pityrospum, ritenuti causa primaria di forfora e dermatite seborroica.

Cura

La cura ed il trattamento della seborrea si differenziano in base alle condizioni che la accompagnano:

  • Seborrea, acne e caduta dei capelli: Visita endocrinologa, utilizzo di farmaci inibitori dell’enzima 5-alfa reduttasi, come il finasteride o il dutasteride, od analoghi fitoterapici, come serenoa repens, semi di zucca, radice di ortica, epilobio, pigeo africano;
  • Seborrea e capelli grassi: Visita tricologica, utilizzo frequente di shampoo dermopurificanti non aggressivi;
  • Seborrea e forfora: Visita tricologica, utilizzo di shampoo antiforfora, non aggressivi e dotati di azione antibattericida;
  • Seborrea e pelle asfittica: Visita dermatologica, utilizzo di prodotti a base di acido retinoico sotto controllo medico, enucleazione chirurgica, peeling;
  • Seborrea e dermatite seborroica: Visita dermatologica, utilizzo di creme o shampoo ad azione battericida, come quelle a base di ketoconazolo.

Fonti

www.my-personaltrainer.it

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