Sinusite acuta e cronica: sintomi e rimedi
Che cos’è la sinusite? Spesso confusa con il comune raffreddore a causa di sintomi molto simili tra di loro, la sinusite è uno stato di infiammazione delle membrane mucose poste al di sotto dei seni facciali, solitamente provocata da batteri, più raramente da virus e funghi (per esempio, in alcune persone con un sistema immunitario debilitato oppure in individui allergici)
In generale si parla di rinosinusite perché il sistema delle cavità nasali propriamente dette e dei seni paranasali costituiscono un sistema unico.
Tra le condizioni favorenti l’instaurarsi di una sinusite ci sono le condizioni dei complessi ostio meatale ovverosia del punto di passaggio e di drenaggio tra cavità sinusali e seni paranasali
Tra i fattori favorenti l’instaurarsi del processo possiamo avere condizioni anatomiche che alterano il passaggio delle correnti aeree all’interno del naso o fattori funzionali come una rinopatia allergica o una rinite cellulare (NARES, NARESMA), in cui per la presenza di determinate cellule nel naso come i mastociti e/o gli eosinofili e dei fattori che liberano si determina uno stato di imbibizione cronica dei tessuti che ostacola il drenaggio, può portare ad una poliposi e ad un ristagno sinusale che poi si trasformerà in sinusite.
Un altro cofattore favorente può essere determinato dalla riduzione del trasporto muco ciliare, un sistema di pulizia delle cavità naso sinusali che può essere ridotto dalla esposizione a fattori irritanti, dal fumo di sigaretta o dalla permanenza in ambienti poco umidificati. Raramente vi può essere un difetto congenito della motilità ciliare.
La sinusite è detta acuta se dura dalle tre alle quattro settimane, subcuta se dura da circa 1-3 mesi, cronica se dura di più
Quando una persona è affetta da sinusite, il flusso di muco normale che va dai seni facciali alla parte posteriore della gola viene interrotto, le membrane mucose si gonfiano e il muco rimane intrappolato all’interno dei seni stessi e assume caratteristiche di maggiore densità, ha una colorazione giallo verdastra diventando francamente purulento. Questo accumulo di muco è il presupposto ideale per la riproduzione di funghi e batteri.
Cause e fattori di rischio della sinusite
Le persone con difetti nasali (presenza di polipi, setto nasale deviato, tumori facciali, ma anche abuso di decongestionanti) hanno un fattore di rischio più alto rispetto allo standard di contrarre una sinusite.
Segni e sintomi della sinusite
I sintomi tipici della sinusite sono la congestione nasale con ostruzione, la tosse, la febbre, l’emissione di muco verdastro, il mal di denti e il mal di testa; se cronica lo scolo di pus nel retro faringe può dare alitosi, possono anche associarsi otiti siero mucose o purulente per ostacolo al normale funzionamento della tuba di Eustachio e alterazioni della ventilazione dell’orecchio medio. Inoltre per via riflessa possono associarsi nei soggetti predisposti sintomi polmonari come broncospasmo ect (sindrome rino bronchiale).
Spesso la sinusite viene confusa con la rinite a causa della somiglianza dei sintomi che si presentano; in questo caso la secrezione non è però purulenta ma mucosa oppure francamente sierosa come acqua nelle riniti allergiche e in quelle cellulari associata a starnuti e prurito nasale.
Complicanze possibili della sinusite sono la degenerazione in sinusite cronica, la formazione di ascessi, la resistenza batterica agli antibiotici, l’osteomielite, una trombosi o tromboflebite dei seni venosi cranici.cranici.
Come prevenire la sinusite
La prevenzione della sinusite si basa fondamentalmente sul trattamento delle allergie (molti allergici vanno soggetti a sinusite), delle riniti cellulari la cui diagnosi viene fatta con la citologia nasale, delle infezioni delle vie aeree superiori, sull’astensione dal fumo, sulla permanenza in temperature troppo calde o troppo fredde o troppo secche, sull’evitare il contatto con agenti inquinanti.
L’uso di decongestionanti nelle infezioni delle vie aeree superiori può ridurre il rischio di sinusite; va però ricordato che questi prodotti possono provocare assuefazione, quindi vanno utilizzati con parsimonia
Diagnosi di sinusite
La diagnosi di sinusite viene solitamente formulata già dal medico di famiglia ed è basata essenzialmente sul colloquio con il paziente riguardo i sintomi e sull’esame fisico della gola, del naso e dei seni facciali.
Bisogna considerare che alcune algie facciali possono essere di derivazione pasturale per cui non sempre un dolore frontale può essere legato a una sinusopatia ma anche un problema oculare, una contrazione della muscolatura posturale.
Fa sempre fede la clinica e l’anamnesi e una visita Otorinolaringoiatrica con valutazione endoscopica del naso.
Questo onde evitare terapie antibiotiche inutili.
Eventualmente la diagnosi potrebbe essere confermata da una TAC dei seni facciali nei casi in cui i sintomi non siano indicativi della malattia; sarà invece obbligatoria se la Terapia antibiotica non ha avuto effetto oppure se la sinusite dura da più di 8 settimane.
Altri esami che possono aiutare a porre la diagnosi sono l’endoscopia, la radiografia, l’ultrasonografia, la transilluminazione, la coltura del muco e la biopsia.
La coltura del muco mette in evidenza il tipo di microrganismo presente in questa secrezione e quindi permette al medico di prescrivere la Terapia antibiotica adeguata per eliminare proprio quel tipo di batterio.
I campioni di muco vengono prelevati dal naso, e non dai seni, anche se può capitare che i microrganismi presenti nel muco siano diversi da quelli dei seni.
Per questo motivo talvolta può essere necessario utilizzare un metodo di analisi invasivo per prelevare muco (o, a volte, pus o altre secrezioni) direttamente dai seni frontali.
Se, invece, la sinusite è di origine fungina, allora sarà necessario un intervento chirurgico per porre la diagnosi e preparare la terapia adeguata, poiché i funghi non vanno curati con antibiotici, bensì con farmaci antifungini.
Il pericolo di una sinusite di origine fungina è principalmente legata al pericolo che il microrganismo che l’ha provocata possa essere penetrato anche all’interno dell’osso.
In questo caso soltanto una biopsia ossea può determinare se questa infiltrazione è avvenuta
Con la biopsia si preleva un pezzo di tessuto mediante l’inserimento nel naso di uno strumento flessibile.
La biopsia viene utilizzata anche per diagnosticare altre cause di sinusite, quali la sindrome delle ciglia immobili.
Anche se per verificare il movimento ciliare basta mettere a fresco un campione di muco con fisiologica su un vetrino ed osservarlo con un microscopio a contrasto di fase, questo è un accertamento semplice che tutti i professionisti che fanno ambulatorialmente la citologia nasale possono fare.
Terapia della sinusite
Gli scopi del trattamento sono la cura dell’infezione sottostante e il miglioramento dei sintomi.
Gli antibiotici sono la terapia d’elezione della sinusite di origine batterica, associata a lavaggio del naso e a terapia medica locale.
La terapia va sempre portata a termine, senza sospenderla appena si notano dei miglioramenti, altrimenti il trattamento non avrà effetto, anzi potrebbe indurre antibiotico-resistenza nel paziente.
Per alleviare i sintomi, l’uso di decongestionanti e mucolitici può aiutare a liberare i seni dal muco in eccesso.
Se la terapia antibiotica non dà i risultati sperati può essere necessario ricorrere alla chirurgia.
L’intervento si prospetta come unica terapia per chi ha difetti nasali quali deviazione del setto o presenza di polipi, ma anche in caso di sinusite di origine fungina.
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