Antisettico
L’antisettico è un prodotto chimico creato con lo scopo preciso di neutralizzare i batteri.
Tipologia
L’antisettico può essere somministrato per ingestione (sottoforma di sciroppi, spray e compresse) o può essere applicato sulla cute per uso esterno a guisa di disinfettante (in forma di detergenti, creme e gel). Le principali tipologie di antisettico sono: Ipocloriti, Permanganato di Potassio, Creolina, Acido Borico, Clorexidina, Fenoli, Ipocloridi, Solfato di Rame, Thimerosal e Perossido di Idrogeno (acqua ossigenata). La classificazione degli antisettici avviene in base proprio alla classe chimica di appartenenza.
Storia
Il primo impiego dell’uso degli antisettici come disinfettanti si deve al dottor Lister Joseph che nel 1985 ipotizzò che una ferita poteva infettarsi anche a causa dei batteri provenienti dalle mani dei medici ragion per cui impose un sapone antisettico che inizialmente era il fenolo (acido carbolico) e successivamente si passò a cospergere questo detergente sugli abiti e sul paziente.
Funzione
Da un punto di vista prettamente chimico l’antisettico svolge la sua funzione di distruggere le cellule del germe ospitato dal paziente nell’organismo senza alterare l’equilibrio di quest’ultimo.
Utilizzo
L’antibatterico più diffuso attualmente è l’acqua ossigenata in grado di eliminare i germi ed i batteri dalle ferite senza dolore, ha soppiantato l’uso dell’alcool isopropilico ed etilico o alcol rosa che non viene più utilizzato sul corpo a causa del dolore che provoca a contatto con la ferita, il suo utilizzo attualmente si restringe al campo delle pulizia domestica.