Bradicardia

Con il termine bradicardia (dal greco bradys, lento, cardia, cuore) s’indica quella condizione patologica per cui si ha un’alterazione della frequenza cardiaca che si registra inferiore ai 60 battiti per minuto.Bradicardia

I paramentri in base ai quali si registra la bradicardia sono i seguenti:

bradicardia lieve in caso di frequenza cardiaca tra 50 e 59 bpm bradicardia moderata in caso di frequenza cardiaca tra 40 e 49 bpm bradicardia grave in caso di frequenza cardiaca inferiore ai 40 bpm.

Sintomi

In caso di sospetta patologia si debbono osservare i seguenti sintomi:

  • adinamia;
  • scompenso cardiaco;
  • turbe neurologiche;
  • vertigini;

Cause

La patologica può essere causata da:

  • eccitabilità del sistema di conduzione del cuore;
  • iperattività vagale;
  • diminuzione dell’attività simpatica;
  • sostanze chimiche stimolanti l’attività vagale;
  • disturbi della conduzione dell’impulso nervoso.

Stabilita la causa si può distinguere fra:

  • bradicardia di tipo miogeno: che solitamente si presenta nei casi di cardiopatia ischemica e infarto del miocardio ma che è tipica della miocardosi e dell’ipertrofia del miocardio;
  • bradicardia di tipo neurogeno: è causata solitamente da lesioni a carico del sistema nervoso centrale o da processi patologici che provocano una stimolazione vagale e da processi che provocano un blocco del simpatico;
  • bradicardia di tipo chimico: può essere scatenata dall’assunzione di farmaci beta-bloccanti e anti-aritmici (bradicardia iatrogena) o di sostanze stupefacenti oppure da alterazioni degli elettroliti nel sangue (l’iperpotassiemia).

Diagnosi

Per diagnosticarla si effettua un esame elettrocardiografico a riposo o sotto sforzo ed eventualmente degli esami ematici.

Terapia

Non è necessario intervenire se essa è fisiologica ma se è patologica è il caso di eliminare le cause sul nascere attraverso farmaci e trattamenti oppure si fa ricorso all’impianto di un pacemaker nei casi più gravi.

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