Golden Hour, il controverso e complesso lasso di tempo dopo il trauma

Golden Hour, definizione

Golden Hour è quel lasso di tempo che va da pochi minuti ad alcune ore dopo una lesione traumatica dovuta ad una lesione.

 

In realtà si intendono in gergo quelle ore appena successive al trauma, anche se storicamente si tratterebbe proprio di quei 60 minuti fondamentali nei quali un pronto intervento potrebbe alleggerire in maniera considerevoli gli effetti negativi dell’incidente. Non esiste prova certa che l’intervento del medico possa dunque limitare gran parte del danno se agisce nei 60 minuti successivi all’incidente, anche se è comunemente inteso, specie riguardo alcune tipiche lesioni, come un tempo fondamentale dove la ‘mano’ del medico può portare a risultati determinanti per la sopravvivenza del ferito.

Cenni Storici

Il defunto dottor R. Adams Cowley, chirurgo militare, teorizzò questo concetto proprio durante la seconda guerra mondiale. Subito apprezzato in Francia, e dunque in seguito vista come utile teoria dai risvolti pratici, ebbe un certo successo negli Stati Uniti dove Cowley fu nominato capo della University of Maryland Shock Trauma Center.

Critiche e Aspetti Rilevanti

La Golden Hour (letteralmente l’ora d’oro) è dunque secondo il suo fautore un momento magico nel quale un pronto intervento del medico sul paziente può davvero risultare fondamentale. Una gran parte di letteratura medica col passare degli anni, seppur senza aver mai provato scientificamente la teoria del medico americano ne ha avallato il concetto sostenendo un forte parere contrario al dilazionarsi di qualsiasi intervento su pazienti che hanno subito una forte lesione traumatica. Alcune correnti però oggigiorno sono scettiche sul punto, alcune dottrine infatti sostengono quanto possa invece essere utile in certi casi temporeggiare sull’intervento proprio perché non esiste nessun momento che scientificamente possa essere dichiarato magico per intervenire sul paziente.

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