ICE, scopriamo assieme il In Caso di Emergenza - In Case of Emergency
Definizione
Il programma ICE (In Caso di Emergenza – In Case of Emergency) fu ideato dal paramedico Bob Brotchie dell’East Anglian Ambulance del Regno Unito nel maggio 2005. La proposta coincise nel periodo degli attentai a Londra dove il tema della sicurezza e dell’emergenza divenne uno degli argomenti principali trattati dai più importanti tabloid britannici.
Come funziona
L’elemento basilare del programma è quello di permettere ai primi soccorsi (paramedici, pompieri, polizia) di identificare le persone e di contattare i loro parenti prossimi per ottenere informazioni mediche. Il consiglio è quello di salvare nella rubrica del proprio telefono cellulare i numeri da contattare in quelle situazioni di emergenza registrandoli con il seguente formato: ICE1-mamma, ICE2-papà, ICE3 eccetera. Il numero iniziale fa in modo che i contatti ICE siano sempre in cima alla lista. Il programma dopo essersi espanso in tutta Europa, ha visto una forte crescita negli States tanto da diventare un autentico caso internazionale nell’ambito della comunicazione nel mondo dell’Emergency.
Il simbolo fu sviluppato da Mark Balduzzi, un infermiere di Syracuse nel 2005, New York. Il simbolo ha una sua funzione precisa dato che consente ad esempio sotto forma di etichetta su un cellulare ai soccorritori di sapere immediatamente che il paziente ha collocato i numeri di emergenza nella rubrica per mezzo di questo specifico criterio. Il simbolo è stato creato con il preciso intento di essere gratuito nonché con libertà di distribuzione.
Curiosità
La popolarità del programma ha attraversato tutta l’Europa, e ha cominciato a crescere anche negli USA. Dopo un primo successo, le critiche non sono mancate. Nel 2005 fu Vodafone, compagnia telefonica a dare manforte al programma, inviando una serie di mail mirate ad incoraggiare l’utilizzo del servizio nel proprio cellulare. Alcuni cercarono di screditare la campagna e il contenuto della proposta indicando, in alcuni messaggi di Vodafone, un ‘virus per cellulari’ che si stava diffondendo assieme all’orginaria proposta. Furono poi alcuni paramedici inglesi a rimettere in sesto la situazione smascherando la ‘leggenda metropolitana’ del virus.
Critiche al sistema ICE
Parecchie furono le critiche che investirono il fenomeno ICE, vediamone alcune:
-in caso di emergenza il soccorritore si deve occupare del ferito e non del telefonino;
-il cellulare è un oggetto che spesso si rompe in caso d’incidente;
-nessun corso insegna ai soccorritori come si accede alla rubrica di ogni marca e modello di cellulare;
-frugare nella rubrica del cellulare potrebbe essere considerata una violazione perseguibile della privacy;
-la sigla ICE funziona in inglese, ma non in altre lingue.