Sala operatoria, il luogo dove regnano anestesia, chirurgia e rianimazione

La sala operatoria è quel reparto ospedaliero asettico che presenta della strumentazione in continuazione evoluzione concernente i campi dell’anestesia, della chirurgia e della rianimazione. La sala operatoria si compone della seguente strumentazione: tavolo operatorio (posizionato al centro), lampada scialitica (che non crea ombre) e le attrezzature necessarie all’intervento.

Organizzazione300px-Sala_operatoria

Annesse alla sala operatoria vi sono:

• la zona preoperatoria in cui avviene la preparazione dei chirurghi ed in cui si svolgono alcuni passaggi del protocollo anestesiologico;

• locali di sterilizzazione;

• zona per il risveglio del paziente;

• Le sale radiologiche o per gli esami istologici.
Questi ambienti sono propriamente detti percorsi asettici quando si tratta di ambienti sterili in cui si trovano le apparecchiature o dove avviene la preparazione del paziente e del personale e percorsi settici quelli che normalmente percorrono i pazienti per arrivare alla camera preoperatoria.

Tecnologia e sicurezza

Le sale operatorie sono frequentemente oggetto di revisioni e controlli di modo da garantire la sicurezza e l’efficienza. L’introduzione della tecnologia domotica è stato un evento molto significativo nell’ambito della strumentazione ospedaliera come anche quella dei materiali e dei colori utilizzati all’interno della sala opeatoria che devono garantire nel primo caso antibattericità, resistenza agli urti ed antistaticità ma soprattutto devono essere ignifughi; nel secondo caso invece la scelta dei colori (generalmente sulle tonalità dell’azzurro/verde) viene adottata in base ai principi della cromoterapia.

Storia

Gli interventi chirurgici risalgono alla metà dell’ottocento, precisamente nel 1846 quando il dottor Morton compì la prima operazione chirurgica con l’impiego di anestetici. Il concetto effettivo però di reparto operatorio verrà introdotto solo una quarantina d’anni dopo.

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