Servizio Sanitario Nazionale: come funziona, quali sono le sue peculiarità

Definizione

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è stato istituito in Italia con la legge n. 833 del dicembre 1978.

La sigla di SSN è l’acronimo delle funzioni, strutture, servizi e attività che lo Stato garantisce a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, per il mantenimento e il recupero della salute fisica e psichica, e dunque l’applicazione di sistemi di tutela della stessa, così come è scritto nellarticolo 32 della Costituzione.

Il Servizio Sanitario Nazionale è un insieme di enti e strutture finanziate dallo Stato grazie a una fiscalità generale ed alcune imposte specifiche che vengono percepite dalle diverse aziende sanitarie locali attraverso il pagamento del ticket. Il Servizio Sanitario Nazionale segue una programmazione sanitaria ben precisa ed è così strutturato :

• il Ministero della Salute, che coordina il piano sanitario nazionale, ferme le competenze costituzionalmente garantite delle Regioni;

• una serie di enti e organi a livello nazionale, quali:

• il Consiglio superiore di sanità (CSS);

• l’Istituto Superiore di Sanità (ISS);

• l’Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro (ISPESL);

• l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR);

• gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS);

• gli istituti zooprofilattici sperimentali;

• l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA);

• i “servizi sanitari regionali”, che a loro volta comprendono:

• le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano;

• le aziende sanitarie locali (ASL) e le aziende ospedaliere (AO), attraverso le quali le regioni e le province autonome assicurano l’assistenza sanitaria.

In Italia le regioni e lo Stato, per tutto ciò che riguarda la sanità, agiscono su piani differenti; livello centrale – lo Stato ha la responsabilità di assicurare a tutti i cittadini il diritto alla salute mediante sistema di garanzie, attraverso i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); livello regionale – le Regioni hanno la responsabilità diretta della realizzazione degli ordini impartiti dal governo e della gestione della spesa per il raggiungimento degli obiettivi di salute del Paese.
 Le Regioni hanno competenza esclusiva nella regolamentazione ed organizzazione di servizi e di quelle attività preposte alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle Aziende Sanitarie Locali e delle aziende ospedaliere.

Finanziamenti ed Imposte

Entrate proprie convenzionali e ricavi delle aziende sanitarie; • compartecipazione da parte delle regioni a statuto speciale;

IRAP, Imposta Regionale Attività Produttive;

• IRPEF, Imposte di Reddito sulle Persone Fisiche. Il 97,95% delle risorse stanziate viene destinato ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), dunque a quei servizi e a quelle prestazioni standard che il Servizio Sanitario Nazionale deve assicurare ad ogni cittadino, in maniera gratuita o compartecipata per mezzo delle risorse acquisite con il sistema fiscale.

I LEA sono ridistribuiti a loro volta destinando il:

• 5% alla prevenzione verso la collettività ed il singolo;

• 45% all’assistenza ospedaliera;

• 50% ai distretti presenti sul territorio.

Potrebbe piacerti anche