Virus letale in laboratorio, nuova polemica
Non solo coronavirus: con quattro mutazioni dell’aviaria la «chimera» diventa potenzialmente pandemica e si trasmette con uno starnuto
Qualche tempo fa è stato creato in laboratorio un virus influenzale «chimera» potenzialmente pandemico, in grado di trasmettersi attraverso le classiche goccioline che si diffondono con un colpo di tosse o uno starnuto.
La sua trasmissibilità è stata testata su furetti. Secondo quanto riferisce Nature, è un ibrido di un virus influenzale umano (H1N1, il responsabile della suina del 2009) e dell’aviaria H5N1 ed è stato creato a fini sperimentali per capire come l’influenza aviaria (la più temuta) potrebbe passare all’uomo e divenire pandemica.
Un virus simile era già stato realizzato in laboratorio dagli scienziati guidati dal virologo Ron Fouchier, dell’ Erasmus medical Center di Rotterdam ed erano scoppiate violente polemiche sull’opportunità o no di pubblicare lo studio e gli Usa avevano chiesto la censura.
In un secondo momento poi, il comitato per la Biosicurezza americano aveva dato il via libera alla pubblicazione, scatenando ulteriori polemiche.
L’ibrido contiene il gene dell’emoagglutinina (HA) di H5N1 modificato in 4 punti (4 mutazioni), e i geni di H1N1. Creata dal super-esperto di influenza Yoshihiro Kawaoka della University of Wisconsin-Madison, la chimera dimostra che bastano 4 mutazioni su HA dell’aviaria per renderla trasmissibile da uomo a uomo attraverso goccioline e quindi per innescare una potenziale pandemia.
L’aviaria è l’influenza che spaventa di più perchè quando H5N1 ha fatto il salto di specie passando da uccelli a uomo, le conseguenze per gli individui sono state sempre molto gravi. Fortunatamente finora si è trattato di casi isolati perchè H5N1 non è capace di trasmettersi da uomo a uomo col classico starnuto in quanto la sua HA, fondamentale con cui tutti i virus influenzali si attaccano al tessuto respiratorio dell’ospite, non è adatta. Kawaoka ha creato varie versioni di HA aviaria inducendo nel gene mutazioni casuali e ha poi creato vari virus ibridi con questi HA mutati. Alla fine ha isolato l’ibrido capace di trasmettersi da furetto a furetto attraverso le goccioline di starnuto, esattamente come avviene nella trasmissione uomo-uomo. Questo esperimento dimostra quindi un modo in cui l’influenza aviaria potrebbe evolversi per divenire pandemica.