Streptococco: notizie utili su infezione e conseguenze

Definizione

Lo Streptococco A (“Strep A”) è un microrganismo che causa malattie quali la tonsillite, la faringite e la scarlattina, che possono a volte condurre a complicazioni come la febbre reumatica acuta e la glomerulonefrite post-streptococcica. Chiunque è potenzialmente soggetto allo streptococco, tuttavia bambini ed adolescenti che frequentano la scuola sono sicuramente i soggetti più a rischio, anche e sopratutto per la facilità di contagio tipica degli ambienti affollati e chiusi come le aule scolastiche.

Cause

Il batterio responsabile è lo Streptococco Betaemolitico A, che durante l’infezione si concentra nel naso ed in gola, quindi è sufficiente uno starnuto od un colpo di tosse per esporre al contagio chi è accanto.

Sintomi

Un bambino colpito da streptococco svilupperà nel giro di circa 3 giorni alcuni o tutti i sintomi indicativi della natura dell’infezione:

  • Gola rossa;
  • placche in gola;
  • difficoltà a deglutire;
  • gonfiore dei linfonodi del collo;
  • tonsille gonfie e rosse;
  • cefalea (spesso in anticipo su altri sintomi);
  • dolore alla pancia;
  • febbre;
  • sensazione di malessere e brividi;
  • perdita di appetito e nausea;
  • eruzione cutanea;
  • alitosi;
  • dolore alle orecchie.

Possono eventualmente manifestarsi sinusiti, vaginiti ed impetigine se il batterio riesce ad infettare anche i relativi distretti dell’organismo.

Trasmissione

La malattia viene diffusa tramite contatto diretto ravvicinato coi pazienti tramite goccioline (tosse o starnuti). Contatti isolati raramente causano la trasmissione. È rara la trasmissione attraverso alimenti contaminati, specialmente latte e derivati. I pazienti non trattati sono infettivi per 2-3 settimane dalla comparsa dell’infezione. Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni. Il paziente non è più infettivo entro 24 ore dall’inizio del trattamento.

Pericoli

Se non trattato, o in caso di abbandono precoce della terapia, ci si espone al rischio di gravi conseguenze: = febbre reumatica (con possibili danni permanenti);

Diagnosi

Il metodo più sicuro per diagnosticare un mal di gola da streptococco è attraverso un tampone faringeo, ossia il prelievo indolore attraverso una bacchetta dei liquidi presenti in gola per verificare la presenza del batterio. La sensibilità e la specificità dei test rapidi per lo Strep A sono molto elevate: dal 90 al 98 %, e anche la concordanza con il metodo della coltura è molto alto (95-96%).

Durata

Se trattata con antibiotici (di norma per 10 giorni), passato il primo giorno la febbre si sarà abbassata e, dopo ulteriori 2-3 giorni anche gli altri sintomi passeranno. Un paziente non trattato è contagioso fino a 21 giorni, anche se i sintomi principali si fossero già risolti.

Cura

Nella maggior parte dei casi il pediatra od il medico prescriverà una terapia antibiotica a base di penicillina per 10 giorni, da seguire scrupolosamente nei modi e nei tempi, pena pericolose ricadute. 24 ore dopo la prima somministrazione la febbre tenderà a risolversi ed il paziente non sarà più infetto, nei 2 o 3 giorni successivi lentamente spariranno anche gli altri sintomi. L’infezione non lascia immunità permanente: è possibile ammalarsi più di una volta. La cura antibiotica riduce i sintomi dell’infezione, ne minimizza la diffusione e riduce il rischio di complicazioni. Farmaci di seconda linea sono amoxicillina, clindamicina, cefalosporine. Per prevenire le complicazioni, è importante il completamento di tutta la terapia prescritta anche se i sintomi si attenuano in pochi giorni anche senza cura.

Prevenzione

Si rivela utile mantenere separati durante il periodo dell’infezione stoviglie ed altri oggetti simili del paziente, possibili vettori del virus. Allo stesso modo è bene non condividere cibo, piatti, tovaglioli e bevande. E’ importante coprirsi bocca e naso durante uno starnuto per limitare la diffusione dello streptococco A e potrebbe valer la pena di cambiare spazzolino da denti passati i primi giorni di antibiotico.

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