Advanced Trauma Life Support: ecco cosa prevede un protocollo di primo soccorso di medici e infermieri

Con i termini Advanced Trauma Life Support s’intende un protocollo di primo soccorso che viene insegnato al personale medico-infermieristico per i particolari casi che prevedono l’intervento su un soggetto che abbia subito un trauma acuto.

Obiettivi

Gli obiettivi del programma ATLS sono quelli d’impartire al personale specializzato direttive volte al trattamento semplice e standardizzato del paziente politraumatizzato.

ATLS , Advanced Trauma Life Support

L’ATLS comprende quei protocolli che si devono svolgere in situazioni in cui la vita del soggetto è messa a repentaglio, dunque dopo aver valutato l’algoritmo ed aver abbozzato una diagnosi occorre soccorre il soggetto nel più breve tempo possibile.

Advanced Trauma Life Support, procedura

Il soccorso mirato all’ATLS si svolge con una prima fase in cui il soccorritore fa una valutazione generale dello stato del paziente, quindi si procede con le pratiche di rianimazione che vengono riassunte nell’acronimo: ABCDE.

Ovvero:

A – In primis si considerano le vie respiratorie che non devono essere ostruite ciò si valuta anche in base al grado di coscienza del paziente ed alla sua capacità di parlare o meno in quella situazione.

Nel caso in cui il paziente sia privo di coscienza e si rilevi l’impossibilità della respirazione si procede con l’intubazione.

B – Si procede alla palpazione del torace per assicurarsi che non vi siano danni del tipo pneumotoracico o contusioni, o spostamento della trachea ed all’auscultazione onde prevenire enfisemi ed ostruzioni.

C – Ci si assicura che il paziente non sia in stato di shock ipovolemico a causa di emorragie.

Nel caso si dovesse fra fronte a tale situazione si necessita di individuare due accessi venosi tramite i quali somministrare le soluzioni cristalloidi.

Nei casi ancora più gravi occorrono trasfusioni.

L’emoraggia va in ogni caso fermata tempestivamente utilizzando la compressione o laddove è possibile il laccio emostatico.

D – Quindi si verifica lo stato neurologico del paziente se sia o meno in stato di vigilanza, se risponde agli stimoli dolori e verbali e se vi sia perdita di coscienza o meno.

Tale procedura prende il nome di AVPU mentre i gradi di valutazione di coscienza del paziente si valutano in base alla Glasgow Coma Scale.

Ci si assicura in ultimo che il paziente non abbia abusato di farmaci, alcolici o droghe se queste condizioni possono essere escluse (compresa 300px-Prove_atlsl’ipoglicemia) i sintomi del paziente in stato d’incoscienza debbono essere associati ad un possibile trauma cranico pertanto il paziente non va spostato e occorre che s’immobilizzino testa e collo, in caso di sospetto trauma spinale è bene immobilizzare il paziente con l’estrinsecatore o con la tavola spinale o ancora posizionandolo su un materasso rigido.

E – Il paziente si valuta privo di vestiti per poter notare immediatamente traumi, escoriazioni o emorragie.

In generale la valutazione fa effettuata in un luogo caldo di modo da non incorrere nell’ipotermia e a fine valutazione il paziente va coperto.

Completate le seguenti manovre si valutano i parametri vitali del paziente monitorandolo e sottoponendolo a degli esami.

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