Scarlattina
Cos’è
La scarlattina è una malattia esantematica infantile causata dal batterio dello Streptococco Beta-emolitico di gruppo A che colpisce le vie respiratorie. È l’unica, insieme alla quarta malattia, a non essere virale. I più soggetti sono i bambini in età scolastica; è infatti molto raro il contagio di bambini sotto ai 2 anni. Il contagio avviene per via aerea o tramite il contatto diretto con muco e saliva. La scarlattina è contagiosa a partire da 3-4 giorni prima che si manifestino i sintomi (periodo corrispondente all’incubazione) e lo rimane per tutto il decorso della malattia (circa 10 giorni).
Fasi
- Fase prodromica o pre esantematica: durante i primi giorni di malattia i sintomi sono febbre elevata (39°-40° C), brividi, mal di testa, infiammazione della faringe (angina rossa), nausea e vomito.
La lingua si ricopre di una patina bianca al primo giorno di infezione (per questo chiamata lingua a fragola bianca), nei 4-5 giorni successivi avviene la desquamazione della patina bianca, mettendo in mosta una lingua rosso vivo e papille molto evidenti (per questo chiamata lingua a fragola rossa).
- Fase esantematica: è la fase in cui compare l’esantema (eruzione cutanea con bolle, pustole e vesciche), inizialmente sul collo, intorno alle ascelle e in prossimità dell’inguine. Nelle 12-36 ore successive l’esantema invade tutto il corpo. La faccia è completamente ricoperta di bolle, ad eccezione del naso, della bocca e del mento, che rimangono rosei e danno alla faccia un aspetto simile ad una maschera (chiamata, appunto, “maschera scarlattinosa di Filatow”). Le bolle sono grandi come punte di spillo e si caratterizzano per la loro ruvidità e per la tendenza a scolorirsi se sottoposte a pressione con le dita. L’esantema ha una durata di circa 4 giorni, trascorsi i quali le bolle si desquamano fino alla completa guarigione.
Cura
La scarlattina si cura in un paio di settimane con la semplice somministrazione di antibiotici. È utile inoltre idratare spesso il bambino. Non esiste un vaccino contro la scarlattina; l’unico modo di prevenire la malattia, dunque, è quello di tenere i bambini lontani da persone affette. È una malattia che, se curata adeguatamente e tempestivamente, non crea nessuno tipo di complicazione; nei casi più gravi si possono verificare malattie reumatiche o glomerulonefrite (infiammazione dei reni).