Temperatura corporea
La regolazione della temperatura corporea è controllata continuamente dall’ippotalamo, definito come il termostato del corpo umano. L’ipotalamo percepisce piccoli cammbiamenti della temperatura corporea e stimola i necessari cambiamenti nel sistema nervoso, nel sistema circolatorio, nella cute, nelle ghiandole sudoripare e nei meccanismi che controllano il brivido per mantenere l’omeostasi.
In condizioni normali la temperatura corporea deve mantenersi tra i 36,5-37,5°C. L’alterazione della capacità di mantenere l’equilibrio tra la perdita e la produzione di calore, per cause diverse, determina un innalzamento della temperatura definito ipertermia o un abbassamento della teperatura, ipotermia. Febbre, ipertermia o iperpiressia è l’aumento della temperatura corporea; avviene per effetto di agenti patogeni (tossine, batteri, virus) che penetrano nell’organismo e si diffondono nel sangue. Definiamo a seconda dei valori di temperatura corporea:
- febbricola: 37,1-37,7°C;
- febbre leggerga: 37,8-38,5°C;
- febbre media: 38,6-39°C;
- febbre alta: oltre i 39°C.
Le sedi più comunemente impiegate per la misurazione della temperatura sono quattro:
- ascellare: è una sede molto usata, alcuni la considerano la meno sicura perchè condizionata da numerosi fattori come l’umidità, sudorazione e calore tipici in questa zona del corpo. I valori normali di rilevamento sono 36-37°C, richiede una rilevazione di 8-10 minuti;
- orale: è una sede poco usata e può essere misurata in sicurezza solo su pazienti in grado di tenere facilmente il termometro in bocca. I valori normali di riferimento sono superiori di 0,3°C rispetto a quell’ascellare, richiede una rilevazione di 5 minuti. Si raccomanda l’uso sull’area sublinguale posteriore sia destra sia sinistra, perchè esse determinano le più alte temperature rilevate. Non può essere applicato a pazienti che hanno appena assunto cibi o bevande calde o fredde; in questi casi bisogna attendere quindici minuti prima di procedere alla misurazione, per permettere alla temperatura della bocca di ritornare nella norma.
- rettale: è una sede poco usata, l’inserimento del [termometro] deve essere effettuato lubrificando precedentemente la punta con sostanze solubili in acqua. I valori normali di riferimento sono superiori di 0,5°C rispetto a quell’ascellare, richiede una rilevazione di 2-3 minuti. Questo tipo di misurazione è quella che fornisce i risultati più attendibili, ma è considerata una pratica imbarazzante e non tollerata su pazienti adulti e pericolosa per i neonati e bambini molto piccoli (rischio di perforazione del retto). Controindicata in bambini piccoli, in persone che presentano diarrea, dopo chirurgia rettale, in presenza di neoplasie e in pazienti neutropenici.
- orecchio: è una sede molto usata, è considerata di facile accesso, sicura, rapida e attendibile perchè non influenzabile da fattori esterni. Diversi studi dimostrano che il cerume o la presenza di processi infiammatori dall’orecchio medio non determinano modificazioni significative.
Fattori che possono condizionare la temperatura corporea
- L’età: i neonati, a causa dell’immaturità dei loro centri di termoregolazione, hanno una temperatura corporea fluttuante. Le persona anziane presentano un abbassamento della temperatura inferiore a 36,5°C.
- L’ambiente: la temperatura corporea si mantinene costante indipendemente dalle variazioni climatiche. La variazione della temperatura corporea è data dalla durata di esposizione a temperature molto alte o molto basse, dalla presenza di umidità e dai meccanismi di termoregolazione dell’organismo.
- L’ora del giorno: la temperatura corporea cambia nei diversi momenti della giornata. E’ più bassa tra l’una e le quattro del mattino e più alta tra le sedici e le diciotto del pomeriggio.
- L’esercizio fisico: determina un rialzo termico per l’aumentata produzione di calore dovuto all’incremento del metabolismo dei carboidrati e dei lipidi, per produrre energia.
- Lo stress: fisico ed emotivo, determina un rialzo della temperatura corporea.
- Un aumento della produzione di ormoni, quali il progesterone, la tiroxina, l’adrenalina e la noradrenalina determinao un rialzo della temperatura corporea.
Gli strumenti per la misurazione della temperatura corporea
- Termometri elettronici;
- Termometri infrarossi;
- Termometri ecologici;
- Altre tipologie di termometri.
I termometri a mercurio, in seguito all’applicazione del DM 30/07/2008, non possono più essere commercializzati dal 2009, in linea con le direttive dell’Unione Europea del 2007 che ne vietano la vendita. Il mercurio è considerato un elemento tossico, che non si degrada e, se disperso, contamina l’ambiente e la catena alimentare. La comunità europea ha disposto che entro il 2009 i termometri a mercurio non potessero più essere prodotti in Europa. Sono stati sotituiti gradualmente da termometri digitali e termometri analogici.