Trauma cranico

Linee generali

Con trauma cranico si intende una qualsiasi lesione al cranio o al cervello dovuta a un evento traumatico. Il 40% dei 300px-Trauma_cranicotraumatizzati gravi presenta lesioni a carico del sistema nervoso; questo gruppo di soggetti presentano una mortalità doppia rispetto a quella di pazienti traumatizzati con altri tipi di lesioni (35% vs 17%). Il trauma cranico può provocare vari tipi di lesioni, a seconda dell’intensità della forza che agisce e della sede ove si applica. Possiamo così identificare: lesioni esterne, quali contusioni, escoriazioni o tumefazioni del cuoio capelluto, ferite e, infine, fratture della volta e della base cranica; lesioni interne, che vanno dalla contusione, alla commozione sino all’ematoma cerebrale. Non sempre la presenza di serie lesioni esterne, quali ad esempio una frattura è sinonimo di gravità, infatti a volte ad una tumefazione anche lieve possono seguire lesioni interne ben più gravi di quelle che si concretizzano in caso di discontinuità ossea.

L’encefalo deve essere considerato come una massa gelatinosa contenuta in una struttura rigida, la teca cranica. In tale sistema ogni piccola variazione di pressione o volume può determinare serie ripercussioni sulla funzionalità cerebrale.

In caso di frattura si possono concretizzare semplici infrazioni, fratture composte o scomposte, complicate da compressione dei tessuti sottostanti o da versamento di sangueall’interno della teca cranica o della massa encefalica (ematoma). Nelle fratture della base cranica può esserci fuoriuscita di sangue dal naso o dall’orecchio. Qualora il trauma non sia di entità tale da provocare un superamento dell’elasticità ossea sì da determinare la rottura, si possono verificare lesioni interne ugualmente serie che richiedono la necessità di intervenire con la massima sollecitudine e cautela. Ogni qualvolta si verifichi un trauma cranico “serio” è doveroso valutare eventuali sintomi di sofferenza generale: infatti può comparire perdita di coscienza sino al coma, vomito a getto (senza nausea), cefalea intensa, asimmetria della pupille, diaviazione degli occhi, paralisi agli arti o emilato, rinorragia, otorragia. Il soggetto non deve essere mai lasciato solo, perchè si potrebbe concretizzare un rapido peggioramento della sintomatologia. E’ bene controllare sempre il battito cardiaco e respiro, liberare le vie aeree se ostruite e facilitare comunque la possibilità di respiro. In caso di trauma cranico è necessario sempre il ricovero in ambiente ospedaliero. Nel chiamare il 118 informare che trattasi di soggetto con trauma cranico, precisando lo stato di coscienza.

Cause

Le cause più comuni che provocano questo danno sono: -incidenti stradali e domestici -infortuni sul lavoro -incidenti sportivi -violenze fisiche

Sintomi

I sintomi di un trauma cranico minore passano solitamente da soli tuttavia i sintomi che si presentano quando vi è un trauma cranico possono essere i seguenti:

  • fratture nel cranio;
  • basso tasso di respirazione;
  • convulsioni;
  • perdita di conoscenza;
  • stato di confusione;
  • sonnolenza;
  • grave mal di testa;
  • discorsi confusi;
  • visione offuscata;
  • perdite di sangue da orecchie, bocca o naso;
  • miglioramento iniziale e poi il conseguente peggioramento dei sintomi;
  • irritabilità;
  • cambiamento di personalità o strano comportamento;
  • mancanza di coordinamento;
  • agitazione;
  • incapacità di vedere, ascoltare o di percepire odori o gusti;
  • modifiche nelle pupille;
  • vomito e torcicollo.

Diagnosi

Visita accurata da parte di un medico che farà gli esami e le rilevazioni necessarie per capire se si è in presenza o meno di un trauma cranico

Cura

Per i lievi traumi è bene tenere sotto osservazione il paziente per almeno 24 ore, ma non è necessario nessun trattamento specifico. Si possono somministrare antidolorifici per far diminuire il mal di testa, ma non è assolutamente opportuno somministrare al paziente un’aspirina in quanto potrebbe far aumentare la confluenza di sangue. Nei traumi cronici più gravi invece si sottopone il paziente a degli esami come la TAC.

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