Trauma addominale

Introduzione

L’addome è separato dal torace da un muscolo largo e sottile, il diaframma. La parte superiore dell’addome, compresa tra le arcate costali e l’ombelico, contiene alcuni degli organi più grandi e fondamentali per il funzionamento dell’organismo: fegatomilzapancreasstomaco, >reni. L’addome è comunemente chiamato pancia. L’addome inferiore si trova tra l’ombelico e le anche. Particolarità importante dell’addome è la sua capacità di contenere grandi quantitativi di liquidi prima che compaiono segni visibili. Anche in presenza di un sanguinamento intra-addominale spesso il soccorritore può sospettare il trauma unicamente per la presenza di alcuni segni esterni, come abrasioni, ecchimosi e ferite superficiali. Per questo risulta difficile eseguire una diagnosi corretta. Una lesione addominale, chiusa o penetrante, può provocare una massiccia perdita di sangue senza presentare segni e sintomi significativi. Per riconoscere un trauma addominale si ci dovrà basare sul sospetto, e sulla dinamica dell’evento, ricercando eventuali segni di shock inspiegabili.

Classificazione

Le lesioni addominali sono la conseguenza diretta di traumi chiusi o penetranti. Nei traumi chiusi si avranno principalmente lesioni compressive o da strappamento. Le lesioni compressive sono causate dallo schiacciamento degli organi da parte di oggetti solidi. Nelle dinamiche con lesioni da strappamento si verificano rotture degli organi solidi o dei vasi sanguigni nella cavità addominale, perché vengono esercitate su di essi forze che lacerano i loro legamenti e i peduncoli vascolari con conseguente emorragia massiva. Nei traumi penetranti gli organi bersagliati subiscono lacerazioni, con conseguente perdita ematica. La localizzazione del punto di impatto può indicare al soccorritore quali sono stati gli organi interessati dalla lacerazione. La presenza di un trauma penetrante indica la presenza di un trauma addominale grave.

Diagnosi

Il sospetto di una lesione addominale si basa:

  • sulla valutazione della dinamica e dello scenario;
  • sui segni esterni presenti;

La presenza di abrasioni esterne, dolore, difesa e rigidità addominale o distensione sono indicatori di un sanguinamento intra-addominale. Esistono altri fattori che possono mascherare o influenzare la valutazione e l’identificazione di un trauma addominale, quali alcool, droga e lesioni midollari. Il più affidabile indicatore di un trauma addominale è la presenza di una dinamica che lo faccia sospettare e di segni suggestivi. Invece il più affidabile indicatore di sanguinamento intra-addominale è la presenza di uno stato di shock dovuto a una causa inspiegabile.

Il soccorritore dovrà sospettare la presenza di un trauma addominale in presenza dei seguenti indicatori:

  • meccanismo di lesione o danno all’abitacolo dell’auto;
  • segni esterni di trauma;
  • shock di origine inspiegata;
  • livello di shock maggiore di quanto spiegabile dalle altre lesioni presenti;
  • presenza di rigidità addominale, difesa o distensione;

Quindi bisogna scoprire l’addome e ricercare la presenza di segni quali: contusioni, abrasioni, ferite penetranti, eviscerazione, oggetti conficcati, distensione e/o emorragie evidenti. Tutti questi segni indicano una probabile lesione addominale. In seguito attraverso una lieve palpazione dell’addome si potranno rilevare: eventuali deformità della parete addominale, un aumento della dolorabilità alla palpazione, una contrattura addominale di difesa. In un addome dove sono presenti evidenti lesioni, la palpazione dovrà essere lieve e mai profonda. La presenza di un bacino instabile, valutato applicando una leggera pressione a livello del cingolo pelvico, sarà indice di un’emorragia massiva.

Trattamento

Il trattamento specifico di un trauma addominale prevede:

  • una corretta valutazione del paziente;
  • la somministrazione di ossigeno ad alti flussi e il ripristino della volemia ( intervento di un’ équipe di soccorso sanitario );
  • l’immobilizzazione e il trasporto presso una struttura ospedaliera;
  • il continuo monitoraggio;

Oggetti conficcati

Se cè la presenza di oggetti conficcati a livello addominale non deve modificare le priorità di trattamento del paziente. Il soccorritore dovrà sostenere l’oggetto conficcato e immobilizzarlo prima manualmente e poi fissarlo per il trasporto, per così prevenire ed evitare ogni ulteriore movimento per evitare un aggravamento delle lesioni presenti e della probabile emorragia, e senza palpare l’addome.In caso di emorragia nell’area circostante l’oggetto, si dovranno applicare garze sterili e si dovrà esercitare una pressione diretta sulla ferita mediante il palmo della mano.La rimozione dell’oggetto avverrà esclusivamente presso la struttura ospedaliera.

Eviscerazioni

Un trauma penetrante può provocare la fuoriuscita di una parte dell’intestino o di un altro organo addominale attraverso la ferita aperta. Questa condizione viene denominata eviscerazione. In questo caso il soccorritore, oltre al trattamento specifico del trauma addominale , dovrà porre particolare attenzione alla protezione da ulteriori danni della sezione di intestino o degli organi addominali che fuoriescono. In specifico si dovrà:

  • lasciare i visceri protrudenti così come sono stati trovati sulla superficie dell’addome;
  • coprire con garze sterili inumidite con soluzione salina sterile o soluzione fisiologica;
  • inumidire periodicamente la medicazione con soluzione sterile per evitare che l’intestino si possa asciugare.
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