Sicurezza Bambini à Ambulanza: Il Trasporto Pediatrico Parte 3

Trasportare bambini in ambulanza è complesso e ci sono regole molto importanti da seguire. Nell'ultima parte dell'articolo di Giovanni Moresi e Marco Necchini parlemento di trasporto STEN e STAM

Sul nostro cammino ci troveremo di fronte a tanti tipi di trasporto: soccorsi primari e / o viaggi secondari. I soccorsi si dividono successivamente in pazienti critici o non critici, e di nuovo in traumatici o non traumatici.

Transports secondaires pour enfants et participants

Je viaggi secondari comprenderanno quelli a Bassissima velocità (ad es. all'interno dello stesso ospedale ma in padiglioni diversi per i quali è necessaria l 'ambulance) ou ad alta e altissima velocita ad esempio su strade urbane, extraurbane o autostrade. E qui entriamo in un capitolo molto complesso del trasporto pediatrico / neonatale o materno: lo TRIBU et Stan.

Lo STAM est il Ssystème de TRANSPORT Efusion Materno (Bimbo in utero. In assoluto il transporto più sicuro per il nascituro) entre lo STEN è il Ssystème de TRANSPORT Efusion Neonatale. Le Evidenze Scientifiche Mostrano UNA maggiore sopravvivenza e migliore result di bambini nati prematuramente in un ospedale provvisto di una Terapia Intensiva Neonatale (TIN). Pertanto la scelta migliore è semper la centralizzazione delle gravidanze a rischio nei centri di riferimento mediante sistema STAM e colombe non vi sarà la possibilità per complicanze, si dovrà attivare precocemente il sistema STEN. Non sempre il rischio è prevedibile, infatti environ il 30% delle gravi patologie insorte durante il travaglio non sono immaginabili, e l'1-2% dei piccoli pazienti necessitano di una TIN in modo del tutto inaspettato, nonostante una buona organizzazione sanitaria.

"Viene stimato che tra lo 0.7% e il 2,8% dei nati, in relazione sia alla proporzione di gravidanze patologiche che alla capacità di intercettare durante la gestazione criticità o potenziali rischi, necessiti di trasporto in un Centro di II livello per cure intensive e / o semi-intensif. Il sistema mira ad ottenere un collegamento funzionale tra strutture di diverso livello in modo da erogare le cure ostetriche e périnatali approprié secondo il livello di necessità, rispettando i principi di approprizza, di utilizzo ottimale delle risorse e della sicurezza madre-neonato. Il trasporto in sicurezza della donna o del neonato comporte la messa a punto di un'organizzazione strutturata e capillare che operi secondo specifici protocolli operativi condivisi tra centri di I e II livello con definizione delle indicazioni, delle modalità ed equipaggiamento trasariport in garant sicurezza, nonché tipologia, ruoli, competenze e responsabilità degli operatori sanitari coinvolti sia della struttura inviante che di quella rizvente. » (6)

Pourquoi un système de transport et de non-transport simple ?

On parle d' système di trasporto perché alla base vi è una direttiva nazionale che impone alle regioni un'organizzazione interna per la gestione di queste patologie. Sono stati creati pertanto protocolli aziendali / regionali per la loro gestione, attivazione e definizione. Questi protocolli sono molto complessi, e raggruppano tutte le indicazioni dalla «a» alla «z»: définition du système et de la préparation de la risorse, figure coinvolte e loro formazione, mezzi e loro allestimento, tempi di attivazione, patologie, priorità, ecc. In particolare in questo lavoro sono stati presi in considerazione i sistemi utilizzati in Friuli Venezia Giulia e soprattutto in Liguria, ovvero quelli del centro di riferimento dell 'Hôpital Gaslini de Gênes. La procedure organisezativa STEN del Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale dell'Istituto Giannina Gaslini, contiene ogni riferimento, ogni procedura, ogni scheda assistenziale e ogni indicazione che riguardi il servizio, quali le tempistiche di attivazione, i criteri di attivazione, e addirittura le modalità di caricamento della Barella/ termoculla. Vi sono contenute le indicazioni mediche, logistiche e tecniche offrendo una copertura totale dell'organizzazione. Ricercando la parola "Autista" in questi documenti rimaniamo spesso delusi. Nel documento friulano veniamo citati solo con questa dicitura “… completa l'equipe l'autista del 118”, mentre invece il documento della Liguria offre una buona descrizione del ruolo delle competenze e della formazione dell'Autista Soccorritore del mezzo avanzato impiegato per questi particolari trasporti.

Noi autisti soccorritori quindi siamo chiamati a trasferire queste piccole percentuali di pazienti ad alta intensità di cure fondamentalemente con 2 tipologie o modalità di attivazione:

  • Un sistema dedicato h 24 (ex: Ospedale Gaslini di Genova)
  • Un sistema a chiamata, che si occupa di ogni viaggio con personale in pronta disponibilità (reperibile) mediante un'attivazione telefonica che richiede un tempo di preparazione alla piena operatività di environ 30/40 minutes.

Parlemo delle termoculle? Certificat Pesi e ingombri molto particolari, con soluzioni

     

Pour le transport de nouveau-nés, nous n'utiliserons pas la barre classique à bord des meubles, mais une version spécifique adaptée à la fonction, éventuellement dotée de 4 routes piroettantes et d'une spéciale. interfaccia certificata par l'interconnessione alpianale del carrello, sulla quale sarà vincolata una termoculla (incubatrice), dotata esternamente di apparecchiature di supporto quali ventilateur de plafond Polmonare, moniteur multiparamétrique, pompe à seringue et bombe, normalement 1 di osgeno et 1 di air compressa, mais vous pouvez aussi en avoir plus.

Si tratta ovviamente di sistemi certificati in toto, come un unico sistema vincolato al pianale con resistenza a sollecitazioni certificata ad almeno 10 G.Tuttavia spesso la strumentazione elettromedicale risulta essere del tipo ad uso intraospedaliero e quindi la certificazione di temuta a possibè 10 in modo adeguato poiché queste strumentazioni non possiedono staffe di fissaggio apposite per il trasporto in ambulanza, pertanto assistiamo spesso a cinghiaggi fai da te.

A cosa serve realmente la termoculla? Venez fissare il bambino al suo interno?

Lo scopo della termoculla è eviare la dispersione di calore del bimbo, mantenendolo sotto stretta osservazione mediante la rilevazione continue dei parametri e guardandolo a vista essendo l'involucro della culla trasparente e dotato di 2 bocche accessibili per intervenire manualmente in caso di necessità. Fondamentale è lo spessore del plexiglass trasparente, che fa da isolante termico e acustico. Rimane spesso aperto il problema relativo al fissaggio del bambino al pianale della termoculla. Gli strumenti di rilevazione collegati al paziente, spesso impediscono l'imbrago classico e sarà quindi fondamentale utilizzare un presidio per immobilizzare il bambino all'interno. Un bellissimo articolo di Alex Stecchezzini e Angelo Giusto sulla rivista N&A descrive il lavoro con la termoculla, la poursuite est dynamique et résout le problème des sollicitations. (2) Un bimbo de poche ou quelques jours aura une décision différente pour un adulte et un stimulant extérieur. Se nella guida in un percorso sconnesso o nel traffico congestionato sentiamo vibrations e sollecitazioni indotte dal moto, possiamo solo immaginarci quanto siano amplificate e pericolose per un neonato, in cui ogni apparato è ancora così fragile ed in formazione, soprattutto nelle prime ore di vita di un neonato pretermine. Il pericolo est particolarmente alto in questa fascia d'età perché qui i sottili vasi cerebrali non sono ancora abituati alle di accelerazione, cosicché, nei casi più gravi, si può arrivare a delle lacerazioni. (Problema notato già negli anni 90 'dal Sig. SiegrfriedSteiger Presidente della Fondazione Bjoern-Steiger, che ha trovato soluzioni innovant nelle tecniche militari per la stabilizzazione del puntamento in movimento nel carro armato Leopard 2).

Problèmes et conseils ? Venez influencer sullo stato di salute del neonato?

La nostra guida influirà in modo important nella riuscita del servizio e sulla salute del neonato, così come lo sarà l'allestimento ed il comfort dell'ambulanza. (sospensioni ad aria, piano ammortizzante, collocazione della barella / trasversalmente al senso di marcia). Vi sono anche delle cosiddette “problematiche occulte” che ad un occhio poco esperto possono sfuggire e che meritano una particolare attenzione: In Lombardia per i trasporti Neonatali in termoculla sono ammesse ambulanze di tipo “A” e di tipo “A1”, ciò è consentito dalla DGR 5165/2016 amanata dalla Regione.

Estratto da DGR 5165/2016 Région Lombardie: (16)

La sostanziale differenza sta nel fatto che in un'ambulanza immatricolata tipo “A1” (che PUO 'essere di dimensioni più contenute), la normativa di riferimento DM 487/97 ammette che per le specifiche attrezzature debba essere previsto un carico uniformemente ripartito sul pavimento del compartimento sanitario pari ad almeno 150 kg, in luogo dei 300 Kg previsti dal più vecchio e obsoleto Decreto 553/1987 relativo all'allestimento delle ambulanze tipo “A”.

Questo favorisce per certi versi l'utilizzo della tipologia A1, essa infatti consente di avere un maggior risparmio di peso (150 Kg) in fase di omologazione e facilita i produttori nel rimanere al di sotto dei 3500 Kg di massa complessiva a pieno carico (limite previsto per la guida con patente B).

Detto vincolo di peso è assai arduo da rispettare con i veicoli odierni omologati in cat. Euro 6 - C. Considerate che il sistema di trasporto barella-termoculla non deve in genere superare il peso di 140 Kg (vedi norma EN 13976-2, la norma specifica i requisiti di un sistema di trasporto compresi incubatori, le interazioni tra il veicolo o l'unità e l'incubatore e attrezzature relative, necessari per la cura ed il trattamento dei bambini).

Per ogni posto a sedere è considerato, ai fini dell'immatricolazione, un peso di 75 kg un personnage. Se ad esempio si possono trasportare 6 persone (compreso il paziente in barella) l'operazione sarà:

6 personnes X 75 kg = 450 Kg

Che, sommati ai 150 Kg minimi di attrezzatura specifica previsti dal DM 487/97 per ambulanze tipo A1 faranno arrivare it peso di person e attrezzature a 600 Kg totali. Questi 600 kg aggiunti al peso del veicolo a vuoto, ma considerato con i serbatoi di liquidi tutti pieni, fanno superare molto spesso il peso complessivo a pieno carico di 3500 Kg che è il massivement ammesso per la guida con patente B.

Un investissement de 40 quintaux de peso des véhicules spéciaux conduibili avec le brevet B sera quant à lui auspicabile de la part de la Communauté européenne.

Immaginatevi un veicolo immatricolato di tipo A con i 300 Kg di attrezzatura previsti dal DM 553/1987, necessiteremo per forza di cose di una riduzione dei posti a sedere in fase diolazione per risparmiare peso al fine di rispettare il codice della strada.

Peraltro, in fatto di sicurezza dei sistemi di trattenuta, il DM 487/97 risulta a tratti addirittura superiore alla norma UNI EN-1789 : "Gli ancoraggi dei sedili, della barella e dei sistemi di trattenuta degli occupanti debbono poter resistere almeno a forze conseguenti ad accelerazioni di 20 G con direzione longitudinal al veicolo (nei due versi) e di 10 G con direzione trasversale (nei due versi)"

Quali ambulanze per il trasporto neonatale pediado?

Fondamentalement, le transport néonatal peut être efficace avec due tipologie di ambulanze :

  • un mezzo dedicato dans maniera esclusiva a tale servizio
  • oppure un veicolo dedicato a rotazione al trasporto di qualsiasi tipologia di paziente, ovvero all'occorrenza anche quello neonatale (la maggior parte dei casi)  

Come potete notare il pianale dell'incubatrice è sistemato dietro la paratia divisoria e di traverso rispetto alla direzione di marcia, quasi esattamente al centro fra gli assi del veicolo, poiché in questo punto si scaricano il minimo delle forze fisiche (punto neutro).

Questa sistemazione ha anche altri vantaggi: non solo i sanitari di bordo hanno un accesso e una vigilanza migliore sul trasportato, ma, cosa ancora plus important, il trasporto trasversale modifica le forze che agiscono sui neonati durante il trasporto. Le ricerche hanno dimostrato l'importanza di un buon molleggio e del montaggio trasversale della barella, poiché con il mutare delle forze, specie in caso di neonati e prematuri, il pericolo di un 'hémorragie cérébrale può essere ridotto del 30%. (18)

Appare évidente che un mezzo dedicato al trasporto neonatale è specifico e richiede un investimento che spesso è affrontabile solo ove vi sia un elevato e congruo numero di trasporti neonatali annuo e in relazione al livello qualitativo dei punti nascita serviti serviti dallo STEN.

Esternamente un'ambulanza neonatale è pressoché identica alle altre, ma per l'interno vi sono allestitori che hanno realizzato preparazioni a misura di néonato-pretermine e che pertanto non sono affatto di fattura standard. Ecco alcune soluzioni che abbiamo appreso da studi ed esperienze sia italiane sia estere per migliorare ciò che finora è stato fatto.

Il trasporto pediatrico e neonatale rappresenta una fetta ridotta dei nostri trasporti / soccorsi, tuttavia questo non ci deve far abbassare il livello di guardia, soprattutto a livello tecnico colombe troviamo le maggiori difficoltà. La presa di coscienza delle nostre responsabilità deve essere utile per darci la giusta consapevolezza del nostro ruolo all'interno dell'equipe e delle regole di base per effettuare il trasporto coi giusti presupposti di sicurezza. Tutelando i bambini salvaguardiamo anche il nostro futuro. Chi salva un bambino salva il mondo intero.

AUTORI Giovanni Moresi - Réf. pour CoES Lombardia - Autista Soccorritore Ausl 118 Piacenza Soccorso

Marco Necchini - Présidente CoES Lombardia - Autista Soccorritore Coord. Mezzi Asst del Garda

TRASPORTO BAMBINI DANS AMBULANZA PARTE 1

TRASPORTO BAMBINI DANS AMBULANZA PARTE 2

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Bibliographie:

  1. Sten: mezzo per il trasporto neonatale e il trasporto del neonato in Emergenza (sten) in Italia, Tinti Mario e Lunghezzani Guido.
  2. Tutela e trasporto del paziente pediatrico in termoculla: problemi particolari. N&A, vol 207 gennaio 2010, Alex Stecchezzini et Angelo Giusto.
  3. Linee guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza and all'igiene del lavoro nel «Blocco Parto», ISPELS, 2005.
  4. Il Trasporto neonatale en Italie, Il corriere.it, 27 Gennaio 2016.
  5. Istruzione operativa 20, Areu, rév 03.01.2014.
  6. Procedura STEN e Stam, organisation du transport en émergence périnatale, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
  7. Retepediatrica.toscana.it
  8. Linee di indirizzo sull'organizzazione del sistema di transporto materno assistito (STAM) e del sistema in Emergenza del Neonato (STEN), Ministero della salute, Comitato percorso nascita nazionale.
  9. PROCURURA ORGANIZATIVA STEN, istituto G. Gaslini, Regione Liguria, 20.01.2017.
  10. Morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del sistema di trasporto (intraospedaliero, extra ospedaliero), Ministero, della salute, Dipartimento della qualità, Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi ufficiione di sistema III Gennaio 11.
  11. Transport ambulancier d'enfants non critiques: connaissances, opinions et pratiques des prestataires de services médicaux d'urgence; Pédiatrie clinique 2014, vol.53.
  12. Nuovo codice della strada, DL 285/1992 e smi 
  13. Istruzione operativa 16, Areu, révision 2012.
  14. Norme UN-ECE-R44 omologazione seggiolini auto et UN-ECE-R129.
  15. Sicurezza stradale. «Bimbi in auto: vision zero», ecco la campagne de sensibilisation du gouvernement, 25/07/2018, quotidianosanità.it.
  16. DGR 5165/2016 Région Lombardie.
  17. Linee-guida per la gestione dell'emergenza-urgenza pediatrica nella regione Piemonte.
  18. Confronto fra vari studi: Clinica per i bambini di Hannover, Ospedale Olga Stoccarda et Università di Stanford
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