118 ed elezioni politiche: 6 domande importanti per i soccorritori, a cui pochi hanno voluto rispondere
Risponde per il Movimento 5 Stelle il candidato Mauro Pasquale Nuzzo, candidato alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Parma
1 – Quale ruolo ha il servizio di emergenza pre-ospedaliero italiano nella vostra politica sanitaria?
Vi è disparità nei servizi sanitari tra le varie regioni del Paese e non sono da meno le differenze che possiamo trovare relativamente al servizio di emergenza pre-ospedaliera. Vi sono regioni dove si è avanguardia e si dà un servizio che ottempera alle necessità degli utenti e dove la attenzione al miglioramento ulteriore è continuo come in Emilia Romagna e altre dove non si riesce ancor oggi ad essere efficaci come si vorrebbe e si dovrebbe. La Sanità nel suo insieme è centrale nel nostro programma e riteniamo fondamentale investire in tutte le attività destinate al mantenimento della salute.
2 – Quale posizione prendete rispetto al Numero Unico NUE 112?
Riteniamo sia utile il Numero Unico di Emergenza per ottimizzare ulteriormente le modalità di intervento e favorire l’utenza agevolando e velocizzando il raggiungimento del servizio richiesto. Spesso accade ad esempio che il 118 venga chiamato per emergenze che non sono di carattere sanitario, l’utenza non sempre ha a mente i vari numeri legati alla varie emergenze possibili. Il NUE risolve problematiche simili. Ai tecnici il ruolo per approntare, dove non è ancora attivo, le modalità organizzative migliori.
3 – Riformereste il mondo dei soccorsi pre-ospedalieri? Seguendo quali linee e con quale metodo ne discutereste in Conferenza Stato-Regioni?
Ogni regione ha un suo stato dell’arte e ogni valutazione va fatta territorialmente affrontando in funzione di questa valutazione ponderata i lavori in Conferenza Stato-Regioni. Investire e ottimizzare per puntare ad un servizio eccellente diffuso in egual modo su tutto il territorio nazionale.
4 – Quale peso date alla figura dell’infermiere nel settore dell’emergenza urgenza?
L’infermiere specializzato nel settore di emergenza urgenza è una figura che racchiude in sé diverse competenze. Sono professionisti fondamentali ai quali, come per buona parte del personale sanitario, non viene riconosciuto un adeguato riscontro salariale; è necessario che il Paese si attrezzi diversamente e sia in grado di riconoscere il merito e compensare adeguatamente il lavoro svolto in misura adeguata. E’ necessario prendere la medesima direzione per Scuola e Forze dell’Ordine. Le risorse economiche ci sono, è sufficiente intervenire su sprechi, organizzazione, corruzione ed investimenti ad alto moltiplicatore produttivo. Senza tentennamenti e con una azione organica che punti da più parti verso lo stesso obbiettivo.
5 – Pensate di regolarizzare la figura dell’autista-soccorritore come tecnico di soccorso non specializzato?
Sì, è un ruolo importante all’interno dei soccorsi pre ospedalieri al quale dare formazione e regola.
6 – Come pensate di valorizzare il ruolo delle associazioni di volontariato, e cosa fareste per ridurre la piaga del lavoro nero nel mondo del soccorso sanitario, che sta dilagando per effetto di rimborsi spese poco chiari?
Il settore del volontariato è una ricchezza che nella misura in cui si manifesta racconta del territorio che la esprime. In Emilia Romagna ad esempio, terra generosa e solidale, la forza del volontariato è importante sia per il grande servizio che esprime sia per il contributo al senso di comunità che questo comporta. Le risorse impiegate non sufficienti ad oggi e la dispersione di parte delle stesse attraverso prassi deleterie in ambito sanitario sono il problema da cui discendono aspetti critici. Sono necessari maggiori e migliori investimenti e regole adeguate che vadano a risolvere eventuali nodi perché il mondo del volontariato possa dare, come fa, il suo contributo senza che vi siano pecche o deviazioni, con una formazione sempre aggiornata e possibilmente confortata anche dalla presenza ulteriore di infermieri che possano rendere i mezzi di base maggiormente attrezzati per il soccorso pre ospedaliero.