CROCE D'ORO SAMPIERDARENA - L'ambulanza dalla doppia vita
Il suo restauro e la restituzione a tutta la Croce d’Oro è un catalizzatore di attenzioni che non può che gratificare tutti coloro che sono stati coinvolti nell’operazione, sia a livello dirigenziale ( ricordiamo qui, uno per tutti, il Presidente della Oro Alessandro Bertagni ) sia a livello operativo nella ricerca del materiale e dei pezzi e nel restauro: tante persone mosse da passione e dalla volontà di riportare in vita questo piccolo ma comunque importante pezzo della storia di una associazione che ha dimostrato di non voler perdere il contatto con il suo passato pur essendo proiettata verso il futuro. Tanto più ora che sta per compiere il 120° anno di attività, e magari questo anniversario sarà l’occasione per un approfondimento a parte.
Torniamo così all’inizio di questo articolo: qualcuno si sarà chiesto, se ha avuto la bontà di arrivare sin qui, quali
siano gli altri 3 buoni motivi per festeggiare. Sono per l’appunto quelli che lanciano ancora una volta la Croce d’Oro verso nuovi traguardi, e si tratta di due nuovi mezzi e di un ecografo: quest’ultimo va a rinforzare la dotazione dell’ambulatorio solidale, una struttura voluta e gestita dalla stessa Associazione e che fa parte di una rete estesa ad una quindicina di città in tutta Italia, rivolta sia a chi ha necessità urgente di prestazioni sanitarie, sia e soprattutto a coloro che non possono permettersi il ricorso alla sanità privata o la spesa dei ticket di quella pubblica. Quanto ai veicoli, uno – allestito su Fiat Doblò VI serie – è destinato ai servizi sociali, ed è stato realizzato con il contributo dei volontari; il mezzo sarà adibito ai servizi alle persone con difficoltà motorie o a trasporti di non barellati.
L’altro è un Renault Master IV serie restyling, passo corto per muoversi più agevolmente nelle strette strade della zona di competenza: si tratta di una ambulanza – allestita dalla carrozzeria M.A.F. di Pistoia – destinata ai servizi di emergenza; è intitolata al giovane Stefano Agrofoglio, prematuramente scomparso, ed è stata donata dalla mamma Grazia in sua memoria. La stessa Signora Grazia, visibilmente commossa, ha provveduto al rituale taglio del nastro della “sua” ambulanza, che grazie alla generosità della donatrice completa al meglio il già ottimo parco macchine della Associazione.
Alla Croce Oro va l’augurio di innumerevoli altri anni al servizio del quartiere, della città e di chiunque abbia bisogno di una assistenza sanitaria disinteressata e qualificata. Inoltre, colgo l’occasione, anzi ritengo sia d’obbligo e ci tengo particolarmente, a ringraziare l’amico Aldo Sciaccaluga per avere fornito i dettagli del restauro del mezzo.