Inchiesta camici Lombardia anti Covid, Fontana indagato per autoriciclaggio e false dichiarazioni

Inchiesta camici anti Covid, Fontana indagato: la Procura di Milano chiede rogatoria alla Svizzera in merito alla voluntary disclosure presentata da Fontana nel 2015.

Inchiesta sui camici anti Covid, la Procura di Milano sulle tracce di Fontana

La Procura di Milano torna alla carica sui soldi depositati in Svizzera dal governatore della Lombardia Attilio Fontana e ricevuti in eredità dalla madre.

Una circostanza emersa a margine dell’inchiesta sui camici proposti a inizio pandemia al Pirellone dal cognato Andrea Dini, donati alla fine alla Regione, ma oggetto dell’attenzione degli inquirenti che stanno verificando alcuni movimenti bancari di Fontana.

Un articolo di allora: 25 luglio 2020, il governatore Fontana è indagato per frode: inchiesta sui camici sanitari dalla società del cognato

Il procuratore capo di Milano Francesco Greco fa dunque sapere di aver inoltrato una rogatoria alla Svizzera “al fine di completare la documentazione allegata alla domanda di voluntary disclosure presentata da Fontana, avendo ravvisato la necessità di approfondire alcuni movimenti finanziari“.

La difesa di Fontana, ricorda la Procura, “si è oggi dichiarata disponibile a fornire ogni chiarimento sia in sede rogatoriale che, se del caso, mediante produzione documentale ovvero presentazione spontanea dell’assistito”.

Fontana nel 2015 aveva aderito allo scudo fiscale per far emergere il patrimonio ereditato dalla madre, collocato in paradisi fiscali e poi alla morte della madre trasferito in Svizzera.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Agenzia Dire

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