Soccorritore nelle Truppe Alpine: quale percorso di formazione?

Chiamati spesso e impropriamente “soccorritori piste”, gli assistenti militari alle piste da sci dell’Esercito rappresentano una realtà molto apprezzata e sempre più richiesta dai gestori degli impianti sciistici di numerosi comprensori delle Alpi e dell’Appennino abruzzese.

Un’esigenza inizialmente nata per supportare le Unità militari impegnate in attività in montagna su terreno innevato che, nel tempo, si è trasformata in un servizio offerto alla collettività a favore di chiunque pratichi lo sci alpino.

Grazie infatti all’addestramento svolto, integrato da una specifica preparazione in campo sanitario fornita dal personale del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana (Centro di Mobilitazione Nord Est) che abilita a fornire il primo soccorso anche se necessario mediante l’utilizzo del defibrillatore, il personale delle Truppe Alpine è in grado di intervenire in sicurezza per garantire la pronta assistenza ad eventuali infortunati.

In tale contesto si è da poco concluso al 6° reggimento Alpini un corso che ha portato a qualificare 16 nuovi assistenti alle piste, scelti dopo un’accurata selezione iniziale tra i migliori sciatori dei reggimenti delle Truppe Alpine.

Cinque nuovi assistenti sono effettivi al battaglione Alpini “Bassano”, di stanza a Brunico e San Candido, il cui personale impegnato nella stagione invernale da poco conclusa nei comprensori sciistici dell’Alta Val Pusteria ha operato oltre 100 interventi di soccorso.

 

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