Valanga in Val Aurina, un ferito grave ed un disperso
La combinazione di abbondanti precipitazioni nei giorni scorsi e l’aumento delle temperature ben oltre le medie stagionali stanno seriamente preoccupando i gestori di impanti sciistici ed esperti. Questa combinazione di fattori rappresenta un grave pericolo di valanghe e slavine.
Dopo la caduta di una valanga nei pressi del Monte Spicco in Valle Aurina, proseguono le ricerche dei soccorritori non potendosi escludere una seconda vittima in seguito all’estrazione di uno sciatore dalla slavina. Dopo esser stato rianimato ed intubato sul posto, lo sciatore è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Bolzano. L’incidente sarebbe avvenuto durante un fuoripista.
Non sono state registrate vittime invece nel distacco avvenuto ieri mattina sul ghiacciaio Toula, Courmayeur. Nonostante sul posto vi fossero numerosi sciatori, i feriti lievi sono stati solamente due. Il soccorso alpino sta verificando tuttora se altre persone sono rimaste sepolte sotto la neve.
Nelle Dolomiti bellunesi, il livello di rischio valanghe è passato da 3 a 4, ovvero da marcato a forte, soprattutto in prossimità delle cime di confine. Nella fascia montuosa che si estende dal Bellunese al Vicentino, altopiano di Asiago e Piccole Dolomiti invece, il livello rimane a 3. Sono fortemente sconsigliate anche le gite fuoripista in Trentino dove il pericolo valanghe è di grado 3. Meteotrentino avverte: “L’ultima nevicata ha apportato mediamente 50 cm di neve fresca e oltre alle quote più elevate. La neve, dai 600-800 metri, si è trasformata in pioggia bagnando il manto nevoso preesistente anche fino ai 1800 metri determinando localmente situazioni instabili per possibili distacchi di valanghe di fondo o a lastroni di neve bagnata”.
Nel frattempo è stato recuperato ieri mattina l’escursionista 53enne originario di Milano che ieri aveva chiesto aiuto alla moglie, attraverso un sms, dopo esser rimasto bloccato dalla neve al rifugio Auronzo. L’uomo da due giorni aveva iniziato una gita in ciaspole sulle Tre Cime di Lavaredo dove è rimasto bloccato. Il primo tentativo di recupero era fallito a causa di alcune valanghe appena cadute. Grazie all’elicottero del Suem di Piave di Cadore, l’escursionista è stato recuperato utilizzando un verricello.