A Fatebenefratelli Roma primo intervento pacemaker senza fili: impiantato dispositivo Micra AV
Pacemaker rivoluzionario al Fatebenefratelli. Impiantato per la prima volta a Roma il dispositivo Micra AV a doppia camera, un pacemaker senza fili della grandezza di una piccolissima capsula, che viene impiantato direttamente nel cuore senza alcuna incisione.
PACEMAKER, A ROMA UN DEVICE RIVOLUZIONARIO
Un device rivoluzionario nella storia della stimolazione cardiaca, che, iniettato, giunge fino al cuore e grazie ai suoi minuscoli denti rimane agganciato alla parete dell’organo.
Ad eseguire con successo questo eccezionale intervento ieri 3 settembre e’ stata l’e’quipe dell’Unita’ di Aritmologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina, composta da Stefano Bianchi (Direttore UOC di Cardiologia), Pietro Rossi (Responsabile UOS di Aritmologia) e dai medici Filippo Cauti e Luigi Iaia.
Questo pacemaker, si legge nella nota dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma, particolarmente indicato nei soggetti con pause patologiche del ritmo cardiaco o con blocchi atrio-ventricolari che necessitano di stimolazione ventricolare guidata dall’atrio offre una soluzione molto importante per quei pazienti che non possono impiantare un dispositivo standard, poiche’ hanno avuto in passato episodi di infezione.
LE DIFFERENZE RISPETTO AL PACEMAKER TRADIZIONALE
Infatti, rispetto al pacemaker tradizionale, che normalmente viene posizionato in una tasca sottocutanea sotto la clavicola con gli elettrocateteri (tubicini in silicone) che dalle vene del torace arrivano al cuore, l’innovativo device viene inserito attraverso un temporaneo catetere venoso dalla gamba e impiantato direttamente nel muscolo cardiaco al quale viene “ancorato”.
In questo modo viene azzerato il rischio di infezione che negli anni puo’ colpire la tasca sottocutanea a causa della presenza degli elettro-cateteri. Inoltre, il dolore post-operatorio e’ praticamente nullo, poiche’ non e’ stato effettuato alcun taglio chirurgico.
A differenza poi dell’impianto di un pacemaker standard, il paziente non ha limitazioni post-operatorie e puo’ subito riprendere la mobilita’ degli arti superiori, con conseguente riduzione dei tempi di ospedalizzazione.
Per il trattamento delle Aritmie, nell’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola-Tiberina vengono effettuati annualmente circa 800 interventi l’anno.
“Si tratta di procedure complesse che possono essere effettuate solo in centri altamente specializzati- spiega Stefano Bianchi, Direttore dell’Unita’ di Cardiologia dell’Ospedale-.
Grazie ai nuovi macchinari e alla nuova strumentazione acquisita, oggi e’ possibile eseguire queste procedure sofisticate con maggiore facilita’ ed efficacia”.
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