Terapia con Infrarossi per il dolore: in cosa constiste?

I raggi infrarossi sono onde elettromagnetiche a bassa frequenza in grado di trasmettere calore, e proprio per via di questa caratteristica sono sempre più utilizzati anche a scopo terapeutico

Presenti negli studi medici che si occupano di riabilitazione, i raggi infrarossi sono generati da speciali lampade – solitamente al filamento di tungsteno con potenze fino a 1000 Watt – in grado di generare raggi IR a varie lunghezze d’onda.

Lo spettro delle radiazioni emesse dalle lampade a tungsteno, in particolare, varia da 40.000 a 3.500 A e comprende, pertanto, raggi infrarossi, raggi visibili e, in piccola misura, anche ultravioletti; tuttavia la maggiore emissione riguarda i raggi infrarossi con lunghezza d’onda sui 10.000 A.

Il calore che questi raggi trasmettono viene assorbito facilmente dal corpo, poiché penetra solo la superficie della cute e dei tessuti, e provoca una benefica vasodilatazione oltre che degli stimoli anche a un livello nervoso e muscolare.

Il trattamento con infrarosso è indicato in particolare per curare dei disturbi specifici associati all’apparato circolatorio, scheletrico nonchè ai muscoli.

A cosa servono i raggi infrarossi nella medicina riabilitativa?

Gli infrarossi sono usati in riabilitazione, per contrastare contratture e dolori muscolari e preparare il muscolo a massaggi e trattamenti di fisioterapia.

Questo perché, direzionati sulla zona da trattare i raggi riscaldano in profondità, ciò determina una dilatazione dei vasi sanguigni presenti nella zona trattata con aumento della circolazione sanguigna locale e, di conseguenza una maggiore ossigenazione dei tessuti, che si rigenerano.

Si aggiunge, inoltre, un effetto stimolante sulle terminazioni nervose, che riduce il dolore e rilassa la muscolatura.

Sono quindi indicati per il trattamento dei dolori alla cervicale, per artrosi cervicale e lombare, per le contratture muscolari e per il trattamento delle piaghe da decubito.

Utili anche per malattie da raffreddamento, per affezioni dell’orecchio, naso e gola.

Come si svolge una seduta di raggi infrarossi?

I raggi infrarossi possono essere impiegati per applicazioni generali o locali; in entrambi i casi il paziente viene fatto spogliare nella zona da trattare e disposto in una posizione idonea ad essere raggiunto dai raggi infrarossi (seduto o steso sul lettino).

Nelle applicazioni generali si fa convergere sul paziente denudato la luce emessa da 4 lampade di infrarossi, che sono collocate alla distanza di 60-80 cm dal soggetto.

E’ importante ricordare subito che in certi soggetti queste applicazioni possono produrre ipotensione ed impegno dell’apparato cardiocircolatorio.

Nelle applicazioni locali (le più usate nella terapia riabilitativa) di solito vengono trattate superfici corporee di 30-40 cm di diametro, grazie ad una sola lampada di infrarossi.

Nell’effettuare tali applicazioni bisogna seguire le norme sottoelencate:

  1. a) La parte da trattare deve essere denudata.
  2. b) La regione cefalica va protetta.
  3. c) La lampada generatrice deve essere collocata a distanza di 50 cm dal paziente.
  4. d) I raggi devono essere perpendicolari alla superficie da irradiare.
  5. e) Il dosaggio si basa sulla durata dell’irradiazione.

Quanto dura una seduta di raggi infrarossi e quante sedute sono necessarie?

Ovviamente questi dati variano in funzione del paziente, della patologia da trattare e dalla sua estensione/gravità.

Mediamente la durata di ogni seduta è di 15 minuti ma può arrivare fino a 30.

Solitamente si effettuano cicli di 10 sedute totali.

I vantaggi degli infrarossi in sintesi:

1) Circolazione migliorata: grazie al calore emesso dalla lampada ad infrarossi la circolazione migliora notevolmente e questo, comporta un efficacia contro i dolori muscolari e “scioglie” qualsiasi contrazione muscolare istantaneamente.

2) Profondità di azione: penetrano nella pelle fino a parecchi centimetri all’interno del corpo ed arrivanodove nessuna crema è in grado di arrivare. Il calore penetrante promuove la guarigione e il ringiovanimento.

3) Ossigenazione dei tessuti: la lampada ad infrarossi è capace di migliorare l’ossigenazione e l’idratazione dei tessuti all’interno della cute.

4) Guarigione delle ferite migliorata: grazie ai raggi infrarossi e al potere del calore concentrato in un unica zona capace di velocizzare la guarigione delle ferite grazie ad una migliore ossigenazione e circolazione.

5) Rilassa i muscoli: la radiazione infrarossa è capace di rilassare qualsiasi muscolo del nostro corpo e calma il sistema nervoso.

6) Azione anti-stress: il calore della lampada ad infrarossi, specie nei mesi più freddi, è capace di migliorare il nostro umore e lo stress sembra totalmente scomparire.

Avvertenze e precauzioni nell’uso dei raggi infrarossi

1) Non usare la lampada in qualsiasi zona della testa.

2) La lampada deve essere tenuta a debita distanza dalla cute, la testa deve essere protetta.

3) Non applicare oli essenziali, lozioni e creme per la pelle prima di utilizzare la lampada ad infrarossi.

4) Se pensate di abbronzarvi con la lampada ad infrarossi la risposta è no.

5) Coprite gli occhi. Non fissare direttamente la luce emessa dalla lampada.

I raggi IR in ambito curativo: sono sicuri?

L’uso dei raggi IR a scopo terapeutico oggi è sempre più diffuso, anche perché non vi sono state riscontrate particolari controindicazioni per ciò che concerne il loro utilizzo.

Tuttavia è sempre opportuno che i trattamenti siano seguiti da medici dalle mani esperte, al fine di scongiurare interventi sommari e sovraesposizioni che potrebbero causare ustioni cutanee o colpi di calore.

E’ importante ricordare che la terapia con infrarossi è controindicata o comunque da sconsigliare :

  • In caso di gravi patologie cardiovascolari.
  • In caso di febbre superiore a 38 gradi.
  • In caso di varicosi, diabete, emofilia, tumore.
  • In gravidanza, in allattamento e durante il ciclo mestruale.
  • In pazienti al di sotto di 6 anni.
  • In pazienti che hanno assunto da poco alcolici o stupefacenti.

Effetti collaterali?

Sono principalmente dovuti al calore e sono eritema, sudorazione, ipotensione, colpi di calore ed ustioni.

L’eritema da infrarossi compare durante l’irradiazione e scompare subito dopo l’interruzione del trattamento.

L’eritema è generato dall’intensa vasodilatazione superficiale, prodotta dall’elevazione termica.

Nell’area irradiata si può manifestare una sudorazione più o meno profusa, a causa della stimolazione delle ghiandole sudoripare da parte dei raggi infrarossi.

In alcuni soggetti si può verificare ipotensione (abbassamento della pressione sanguigna) causata dalla vasodilatazione, se il trattamento copre ampie zone del corpo.

Durante le applicazioni generali si possono avere episodi lipotimici nei soggetti cardiopatici.

Le ustioni insorgono se l’intensità della sorgente è notevole e se esistono disturbi della sensibilità.

Come già detto più volte, non si devono mai indirizzare i raggi infrarossi sul capo perché c’è il pericolo di colpi di calore.

Per tali motivi è opportuno difendere il cranio con un copricapo allorquando si effettuano applicazioni sul rachide cervicale.

La presenza di un medico esperto è efficace nel prevenire tutti gli effetti collaterali.

Al contrario di altri professionisti – che applicano il macchinario e lasciano imprudentemente il soggetto da solo a ricevere i raggi infrarossi – io invece rimango accanto al paziente per tutta la durata del trattamento, per evitare episodi lipotimici ed ustioni causate tipicamente da movimenti del paziente che avvicina in modo incauto la zona trattata alla lampada.

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Fonte dell’articolo:

Medicina Online

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