Facce da... Rally del Soccorso!

Con quella di oggi inizieremo a proporvi una serie di interviste grazie alle quali vi faremo conoscere il “lato B” del Rally del Soccorso. Il primo che vi presento è una colonna portante della direzione gara, Davide, che con i suoi 898 km percorsi, ha acquisito il ruolo di “race manager”.
Davide, raccontaci chi sei
Mi chiamo Davide Stasi, ho 33 anni, e sono un autista soccorritore della Croce Verde di Recco dal 2003. Sono un appassionato di fuochi artificiali e di belle donne!
Come hai iniziato la tua esperienza al Rally?
La Croce Verde di Recco, chiamata dal direttore di gara Andrea Furgani, ha iniziato a collaborare con la Croce Bianca di Tiglieto e il 118 nella quarta edizione del Rally, ed io ho partecipato per la prima volta l’anno successivo, gestendo dalla direzione gara il gruppo cronometristi.
Cosa ricordi in particolare della tua “prima volta”?
Ricordo il viavai con Giannangelo Passano e Giorgione per incolonnare le ambulanze al via, la incredibile tensione pregara e l’esagerata quantità di RedBull bevute con l’amico Roberto Schenone, nel disperato tentativo di rimanere lucidi e concentrati! Ricordo anche il delirio di numeri nella stesura delle classifiche, gestita magistralmente grazie all’aiuto di Patrizia Russo e Manuela Cannatella, i veri cervelli della direzione gara!
Quanto lavoro c’è dietro l’organizzazione di un evento come il Rally del Soccorso?
Già dalla consegna della coppa al vincitore si inizia a pensare all’edizione successiva e durante gli ultimi sei mesi il lavoro diventa quotidiano. I momenti più concitati però sono gli ultimi giorni, in cui si dimentica il significato della parola “dormire”
Perché ti piace così tanto essere parte del Rally del Soccorso?
Perché è una manifestazione che mette in risalto l’importanza di una buona formazione dei soccorritori. E’ un’occasione per mettersi alla prova, confrontandosi con militi provenienti da ogni parte d’Italia, fare nuove amicizie, e far conoscere il nostro mondo alla popolazione, mostrando praticamente in cosa consiste il lavoro di soccorritore.
C’è un equipaggio che ricordi con particolare piacere?
Ogni equipaggio ha la sua caratteristica e ogni milite merita tutta la mia stima solo che per l’impegno dimostrato nel mettersi in gioco. La scorsa edizione del Rally ha partecipato un equipaggio di Orte che mi è rimasto nel cuore per essersi distinto per capacità e simpatia, e sono felice che anche quest’anno tornerà a partecipare al Rally
Cosa vorresti dire agli equipaggi partecipanti a questa edizione?
E’ un anno che aspettiamo questo momento, non vediamo l’ora di vederli in gara (dopo aver festeggiato con noi a Testana la sera prima, ovviamente!!!) Raccomando loro di dare il massimo perché la fatica della giornata verrà ripagata dalla soddisfazione finale!
Noi siamo pronti, e voi?

Silvia Boschi

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