Vigili del Fuoco uccisi da un'esplosione a Quargnento, ipotesi attentato al vaglio degli inquirenti
I Vigili del Fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido sono morti dopo l’esplosione di una serie di bombole di gas all’interno di un cascinale in località Quargnento, in provincia di Alessandria.
Ipotesi attentato doloso: il proprietario della cascina è sotto interrogatorio
Sul luogo dell’incidente è stato ritrovato un timer impostato su alcune bombole a gas. Sembra che qualcuno abbia tentato di controllare l’esplosione a distanza. Il cascinale distrutto era al centro di un’asta giudiziaria andata deserta poco tempo fa. Il proprietario – secondo le ricostruzioni di alcuni quotidiani – sarebbe sotto interrogatorio da parte dei Carabinieri della staione di Solero. L’esplosione che ha ucciso i Vigili del Fuoco è ormai certamente dolosa, come affermto dal Procuratore Capo di Alessandria Enrico Cieri. I reperti trovati – il timer e le bombole – “ci fanno pensare ad un gesto deliberato. Proseguiamo con gli accertamenti per capire chi e cosa ha causato la tragedia”.
L’audio su inneschi e natura dolosa dell’attentato
Al momento sul posto dell’esplosione sono presenti diverse squadre di soccorritori e gli inquirenti per le rilevazioni. In mattinata è arrivato ad Alessandria anche il Capo dei Vigili del Fuoco, il Prefetto Fabio Dattilo. Sta circolando inoltre un audio, che arriva dalle chat whatsapp dei Vigili del Fuoco, che riporta come sia ormai chiara l’ipotesi dolosa e la matrice dell’esplosione: “Il Capo del Corpo ci ha radunato per fare il punto della situazione. Le bombole erano messe in modo tale da far esplodere la palazzina. Un attentato studiato male. C’era già stata un’esplosione e mentre erano dentro è successa una seconda esplsione. Sembra che sulle bombole c’erano degli inneschi”. Oltre alle tre vittime, ci sono anche tre feriti, per fortuna non gravi: un vigile del fuoco è ricoverato all’ospedale di Alessandria, un suo commilitone è stato portato ad Asti e infine un carabiniere. In questo momento al Comando dei Carabinieri si sta sentendo il proprietario della cascina: si sta indagando per fare chiarezza su un atto che nel corso delle ore ha assunto sempre di più la matrice dolosa.