Emergenza freddo, attivato il comitato speciale della Protezione Civile: piani di intervento in vista per chi è senza casa e riscaldamento?
MALTEMPO: CONVOCATO IL COMITATO OPERATIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Gelo sull’Italia a partire da domenica, temperature in pianura fino a -15° centigradi. Allerta molto importante per i centri di Protezione Civile e di soccorso sanitario. Cosa si rischia con l’ipotermia?
ROMA – In previsione dell’imponente e repentina irruzione di una massa d’aria gelida proveniente dalla Lapponia, che determinerà condizioni meteo avverse sulle regioni italiane dalla giornata di domenica e almeno per tutta la prima metà della prossima settimana, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato per domani, sabato 24 febbraio, alle ore 09.00, il Comitato Operativo presso la sede del Dipartimento a Roma, via Vitorchiano n. 4. L’incontro sarà finalizzato a fornire un quadro della situazione meteorologica attesa – caratterizzata da un generale abbassamento delle temperature, straordinario rispetto alla media stagionale – e a verificare l’attivazione preventiva delle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
Misericordie: Apriamo le porte delle nostre associazioni ai senzatetto
“Domani inauguriamo a Pistoia il Centro di coordinamento dell’Area Emergenza, Nazionale e della Toscana, delle Misericordie, ma questo non ci distoglie in queste ore dalla massima attenzione all’evoluzione delle condizioni meteo, con l’ondata di freddo e neve che sta arrivando sull’Italia. La nuova struttura di Pistoia ci consentirà di essere ancora più efficienti e anche se il nastro sarà tagliato solo domani, siamo già da ora in preallerta e operativi al massimo livello.”
E’ quanto afferma Alberto Corsinovi, Consigliere Nazionale responsabile dell’Area Emergenza e Presidente Federazione Toscana delle Misericordie.
Corsinovi rilancia anche un appello in vista del drastico calo di temperature atteso per le prossime ore: “Non possiamo non pensare ai senza casa, a chi non ha un tetto sotto cui ripararsi. Per tutti loro, per chiunque avesse bisogno di un luogo caldo dove trovare asilo, chiedo alle nostre Misericordie: teniamo aperte le porte di tutte le nostre sedi !”
Cos’è l’ipotermia?
Per ipotermia si intende la diminuzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C. Questa condizione è reversibile e recuperabile, ma può precipitare fino all’assideramento, che si verifica quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 24-26°C; in questo caso la funzionalità del centro respiratorio viene irreversibilmente compromessa e non vi è alcuna possibilità di recupero. L’ipotermia si verifica quando il corpo disperde troppo calore e quindi non è in grado di rigenerarlo. Di solito è causata da una lunga esposizione al freddo. Le cause più comuni sono:
- Esposizione prolungata al freddo senza essere abbastanza coperti;
- Caduta in mare con acqua fredda;
- Indossare indumenti bagnati con vento o freddo;
- Pesante sforzo, senza bere abbastanza liquidi o senza mangiare abbastanza quando fa freddo.
- Malnutrizione, cachessia;
- Intossicazione acuta da alcool o da farmaci;
- Ipoglicemia e diabete mellito;
- Ustioni severe e traumi di altra natura.
Sintomi
Il corpo si difende dall’ipotermia attraverso la vasocostrizione, un meccanismo volto a ridurre la quantità di sangue che scorre negli strati superficiali del corpo, per limitare la cessione di calore all’ambiente esterno ed assicurare allo stesso tempo un maggior sostegno agli organi vitali. Come conseguenza a questa reazione immediata al raffreddamento si ha comparsa di pallore diffuso della cute, che si presenta fredda al tatto. Nel tentativo di generare calore, i muscoli si contraggono e si rilasciano rapidamente ed involontariamente dando origine ai caratteristici brividi. L’aggravarsi o il perdurare dell’ipotermia si associa alla comparsa di incoordinamento muscolare, rigidità e difficoltà di parola. La attività psicosensoriali si alterano, i tremori avvengono ad ondate irregolari fino all’interruzione, la pressione arteriosa cala drasticamente, il polso ed il respiro rallentano fino alla perdita di coscenza.
In definitiva i sintomi generali comprendono:
- Sonnolenza;
- Debolezza e perdita di coordinazione;
- Pelle fredda e pallida;
- Confusione;
- Incontrollabili brividi;
- Ridotta respirazione o frequenza cardiaca;
- Letargia, arresto cardiaco, shock e coma.
Come trattare l’ipotermia accidentale?
L’ipotermia accidentale è una patologia comunemente riscontrata in montagna. Generalmente si verifica in occasione di incidenti o malori in montagna e in tali occasioni rappresenta la più frequente causa di morte.
L’ ipotermia è data da un abbassamento della temperatura corporea interna <35°C o 95°F con conseguente compromissione delle funzioni vitali. Nei pazienti traumatizzati è un evento piuttosto comune poiché la capacità di termogenesi e i processi di difesa dalla perdita di calore sono spesso compromessi. Il tasso di mortalità di un politrauma con T interna < 32°C è vicino al 100%. Nel politraumatizzato si parla di triade della morte:
IPOTERMIA, ACIDOSI, COAGULOPATIA
L’ ipotermia accidentale, seppur lieve, determina importanti alterazioni a carico della coagulazione, del sistema cardiovascolare, endocrino e metabolico. Ne consegue un aumento della morbilità e mortalità rispetto ai pazienti normotermici.
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